martedì 23 ottobre 2012

No ma io vi adoro

No comunque. Ci tengo a fare un saluto speciale alle persone che sono arrivate qui cercando:

  • lucy l'australopiteco
  • ragazza bionda di schiena in piscina
  • puppe al vento
  • sniffare amuchina gel fa male?
  • tette nude sulla sabbia
  • winnie the poo si arrabbia
  • (e, il mio preferito in assoluto,) vecchiette hippie

mercoledì 17 ottobre 2012

Li presento #2

Gli orari universitari quest'anno non lasciano tregua, e se ho intenzione di frequentare (la risposta è tanto scontata quanto illecita) mi devo rassegnare pacificamente all'idea che vivrò là dentro, e quando non esattamente lì... sulla metro.

La nuova prof di sight translation ita>engl pare la versione femminile di un qualsiasi cantante rock anni 70s/80s, con capelli cotonati, pantaloni attillati neri e giacchetta pseudometal su un corpo ormai in grama decadenza, e palesi segni di un'esistenza dedita alle droghe tra i solchi delle ragnatele rugose ai lati della faccia e intorno alla bocca troppo truccata. Perfetto ibrido tra una rockstar fallita e una ex wrestler dal passato glorioso. Porta il cognome di uno dei Beatles, è un'attempata supertosta, e ha uno spudorato accento americano. Insomma, l'apoteosi del trash. Credo di amarla.

Quest'anno a franceseII abbiamo una tipa che pare Yzma de Le follie dell'imperatore, sia fisicamente sia nelle movenze, è inquietante. Neanche mi ricordo quale sia il suo vero nome (o forse non l'ho mai saputo) perché il mio cervello la ha definitivamente e inequivocabilmente etichettata come Yzma, spero solo di non chiamarcela per sbaglio in un tete à tete ma so che con molta probabilità prima o poi ciò avverrà, anzi posso già affermare con un discreto margine di sicurezza che succederà il giorno dell'esame orale. Anche lei ha intessuto relazioni strette con le droghe, sebbene sia più tipa da pippare cocaina che non una ex eroinomane anfetaminara come si addice alla soprastante. Per forza, se no nessuno si riuscirebbe a spiegare come fa la mattina all'alba ad arrivare sobbalzando (è troppo alta e scheletrica per avere una qualche sorta di coordinazione motoria) con le sinapsi già in modalità turbo e il tono di voce squillante. La sua intonazione offre uno spettacolo assai raro: impennate vocali e tuffi e risalite e picchi che credevo impossibili da modulare per una sola persona. Insomma, noi tapini studenti arriviamo lì con i neuroni ancora in pigiama e pantofole che leggono il giornale in poltrona sorseggiando il caffellatte e lei, puntualmente, ce li sevizia con affabile brutalità.

Invece a cultura e società dei paesi di lingua inglese c'è questo tipo che io non ho capito dove va l'accento nel suo cognome e confidavo nelle sue presentazioni per scoprirlo, invece lui ha messo le slide con scritto prof. tale e tale e si è limitato a dire "io sono lui", quindi evito proprio di chiamarlo. Però chiunque lui sia nel giro di mezzora aveva già nominato Beatles, Who e Pink Floyd e sono quasi certa che il mio corpo avesse iniziato a mandargli segnali involontari del tipo "prendimi sono tua". Spero che la prima impressione non venga smentita nelle lezioni future o ci resterò molto male.

Bea, io, Clari: iuniversiti pipolz
io e manu

Per il resto: ordinari scleri con me stessa, ordinari scleri con A., pianterelli, sfoghi, morale basso. (bastava dire: PMS still. YO.)

PS: come starete notando sto iniziando a impostare il blog su base di palinsesti a "puntate", che ricorreranno nelle apposite rubriche (ad ora pervenute: teatrini familiari - LI presento - speak like you eat). Che significa? Eh no, mo mi chiedete troppo, io sono stanca e c'ho sonno, anzi, ciaH.

Speak like you eat #1

"But (the bad) dead of yours!"


domenica 14 ottobre 2012

Li presento #1

Mi sono resa conto che spesso parlo (o mi viene da parlare) di individui di cui non descrivo caratteristiche salienti né parentele, e che quindi rimangono avvolti nelle tenebre (infatti parlo solo di Nels, quanto sono scontata), perciò è infine giunto il momento di presentare ufficialmente i principali protagonisti di questa storia in più puntate che è la mia vita (meno retorica clo, meno retorica). Ordunque, siccome non credo che farò tutto in una volta sola perché se no affittiamo casa io e voi che leggete, andiamo a incominciare con la famiglia:
    • Madre: il nostro è da sempre un rapporto controverso e conflittuale, anche se ultimamente si registrano miglioramenti e schiarite. Madre è una persona concreta, pratica, pragmatica, (il mio opposto), testarda, timida, apparentemente fredda e a-emotiva. Il contrario di Lorelai di Una mamma per amica, insomma, che invece era la madre che da ragazzina sognavo di avere. Io e lei comunichiamo con difficoltà, soprattutto di argomenti personali. Spesso ci risparmiamo le difficoltà evitando proprio di comunicare. Gli argomenti permessi sono: università, casa, tempo atmosferico. E' molto discreta e mai invasiva, non fa mai domande e non si impiccia delle mie cose, se voglio farle sapere qualcosa devo essere io ad andare a dirgliela di petto. Spesso evita anche di dispensarmi consigli, lasciando tutto nelle mie mani. Pare che io sia cresciuta così. Non mostra affetto quasi mai, ho passato anni della mia preadolescenza a desiderare un suo abbraccio, una sua carezza, invano. Mia nonna (sua madre) la chiamava il sergente, per il suo carattere con noi figli. E' come se vivesse dentro un guscio, da cui sbuca solo ogni tanto. Però è una persona molto intelligente, talvolta anche simpatica e cordiale. Di certo non mi ha mai fatto mancare nulla.... che fosse tangibile.
    • Padre: lui è per molti versi più simile a me, più sognatore, più incantato. Come me a volte si perde nelle nuvole della sua testa, gli piace scrivere, leggere, gli piacciono le poesie. Gli piace pensare sulle cose che gli accadono. E' di indole piuttosto remissiva, detto in senso buono, impacciato quando si parla di venire al sodo. Io e lui siamo sempre andati d'accordo, anche se dall'adolescenza in avanti per forza di cose un po' del nostro rapporto si è perso. Sapete, assorbenti, ragazzi, tette.... non sono il genere di cose di cui parlare con un padre. Ma musica, libri, siti internet, fotografia... questo sì, tanto e volentieri. Padre tende a scordarsi le cose, quindi se le scrive. E' spesso svagato, un po' perso nelle sue metafisiche. E' come me. O forse è più corretto dire che io sono come lui. Padre ha ritrovato la fede, io l'ho persa strada facendo. E va bene così.
    • Fratello1: lui è poco più "piccolo" (meno grande?) di me, è un perso dei giochi online e dei giochi di ruolo, mi ha insegnato a giocare a D&D all'età di dieci anni e siccome io ero fissata con la magia questo cornutazzo mi faceva sempre fare lo stregone che non serviva a niente se non a curare lui che era il mezzelfo figo della situazione. C'ha pure i modellini montati e dipinti da lui de Il signore degli anelli. E' un nerd senza speranze, di quelli che se passa una donna si chiedono non chi sia, ma cosa sia. Di quelli che il computer è il miglior amico, insieme a quel paio di altri esseri umani che condividono le sue stesse insane passioni. Però non porta gli occhiali, non è brufoloso, e non è ciccione. Anzi, questo maledetto è secco e coi muscoli e con un abbozzo di tartaruga, perché fino all'anno scorso faceva basket agonistico e lo facevano sfondare in palestra. Ma tenete a bada gli ormoni, o voi donzelle che lo incontrate: è fatica sprecata.
    • Fratello2: lui è il disgraziato di casa, il pazzo, l'attore, il comico e il tragediografo della nostra famiglia. A 4 anni quando piangeva si guardava allo specchio per imparare a fingere meglio, e non ha più smesso di simulare palinsesti e teatrini. Ora di anni ne ha 13 ed è entrato nella triste fase dell'adolescenza, in cui cerca l'accettazione del mondo facendosi il fighetto e il bullo con gli amici e intessendo rapporti sociali che io manco al ginnasio. Non gli piace studiare (beh, a chi piace... oddio no, a dir la verità a me è sempre piaciuto, sono una secchia lo ammetto) e si è fatto bocciare l'anno scorso facendo disperare i miei per tutto l'anno. E' biondo con gli occhi azzurri e secco arrancato, roba che mi viene vicino sparandosi panini di nutella e mi fa pure rosicare: "Sono troppo sottopeso, il dottore mi ha detto che posso mangiare pane e nutella tutti i giorni, questo è il mio secondo panino!"...... decedi. Io per restare magra mangio un terzo di lui e di Fratello1. Maledetto metabolismo maschile.
    • Sorella: lei è la piccola di casa, la più viziata e la più coccolata, anche se adesso dall'alto (dal basso?) dei suoi dieci anni (io e lei ce ne passiamo dieci tondi) si sta rendendo più indipendente. Come prevede la classica prassi, mi ha sempre amata e odiata in quanto figura di sorella maggiore, e mi imita in tutto. Il che, voi lo sapete, non è sempre una cosa positiva. Però io sono cresciuta insieme con Fratello1, lei sta crescendo ora che noi altri siam già tutti grandi, e questo si nota. E' un po' una figlia unica a se stante, anche per il livello di attenzioni domandate e ricevute. E' brava a scuola, puntigliosa a casa (io non ero così!), perfettina (io non ero così), già con uno sviluppato lato femminile (io non ero decisamente così). Mi piace pensare però che da me abbia preso il sarcasmo e l'intelligenza. Eh beh.
    • Plumca: non potevo non includere questa palla di pelo nel nucleo familiare. Ma di lei già ne ho parlato spesso. E' la mia porcella d'india dal folto pelo e dallo stomaco insaziabile, la mangia-fieno squittitrice folle della nostra dimora. Il nome intero sarebbe Plumcake, lo scelsi perché ha il pelo metà bianco e metà color plumcake intinto nel caffellatte. Si crede un gatto, perché fa le fusa. Ma in questa casa, chi è che non ha le sue stranezze?
    • Dadi/Lattuga: una tartaruga marina che la ex-migliore amica di Sorella le appioppò prima di tornare in Cina (sì, è cinese) perché ovviamente in aereo non la poteva scarrozzare. In realtà non si chiama Lattuga ma Dadi, solo che: ma che razza di nome è Dadi? Io in segreto la chiamo Lattuga, tanto è una stupida tartaruga, che vuoi che capisca. Staziona nell'acquario del bagno e ha ormai la nomea di guardona maniaca perché ogni volta che qualcuno si spoglia per fare la doccia, lei si sporge sui sassi della vaschetta e allunga il collo. Vecchia depravata, che facevi con quella ragazzina?
E niente, questi siamo noi. Prossimamente l'edizione speciale sulla gentaglia a cui voglio bene (vale a dire, gli amici).

venerdì 12 ottobre 2012

Voglio rinascere uomo, e pisciare in piedi.


Come è possibile che due giorni dopo che metto a posto tutta la camera, quest'ultima è nuovamente sommersa in balia di vestiti? Che stregoneria è mai questa?

Comunque ricominciare a svegliarsi alle 6 e farsi tutta la metro mattina e sera è un trauma psicofisico non indifferente, i primi giorni ero uno zombie deambulante che rispondeva a malapena al suo nome se interpellata. (Infatti quella di francese mi ha chiamata Clodià e i miei riflessi non hanno captato che si stava riferendo alla sottoscritta, me ne sono resa conto solo poi quando ha iniziato a scusarsi temendo di avermi offesa francesizzandomi l'appellativo. Che poi per me può chiamarmi pure Girolama o Adelaide se l'aggrada, basta che non disturba i miei attacchi di narcolessia).

Anyway, la verità è che già ieri avevo scritto un post ma era diventato lungo e lamentoso e mi faceva schifo pure a me, madonna che piattola che sono. Che poi lo sono più per me stessa che per gli altri. Un'autopiattola. Il peggio del peggio, proprio.

PS: se vi chiedete il perché del titolo, eccovi un entusiasmante quiz. La risposta é:
a) ciclo che non viene e premestruo perenne
b) candida per colpa dei due cicli di antibiotici
c) entrambe le sopracitate

Quanti di voi hanno pensato c?
Siete delle brutte persone. E io odio l'universo.

(E' gradito un minuto di silenzio nei commenti per lasciare spazio alla commiserazione, prego.)

giovedì 4 ottobre 2012

Cose che ho fatto in tempo a fare mentre aspetto di sapere gli orari accademici


  • domandarmi se considerarmi maggiormente privilegiata o calamitata in quanto biologicamente sorella di un tredicenne che a cena allieta i commensali lanciandosi in virtuosi remix de Il Barbiere di Siviglia in versione beat vox e si cimenta in fallimentari esperimenti scientifici sulla forza centrifuga roteando il cestello delle mollette e lanciandole fin sul lampadario
  • avvertire un lieve straniamento nell'essere sorpassata a Via del Corso da un signore che, nella più totale nonchalance, se ne andava in bicicletta con un gatto in testa.
  • andare allo zoo e provare ilarità immotivata a palate alla vista di codesto e codesto essere
  • innamorarmi follemente del cibo dell'ikea, dalle polpettine in salsa di mirtillo ai biscotti allo zenzero
  • mettere benzina da sola per la prima volta dopo "appena" un anno e mezzo che guido
  • sentirmi dire dal dottore che il respiro mi sembra innaturale perché probabilmente da quando ho avuto il primo attacco di bronchite sono rimasta in uno stato d'ansia e di paura che mi porta ad autoindurmi la dispnea, e ricevere dal suddetto un'occhiata colma della pena che si proverebbe per una inferma mentale mista alla tenerezza che scatenerebbe la vista di un cucciolo abbandonato in strada sotto la bufera di neve il giorno di natale
  • progettare di andare qui sabato (e forse anche andarci, di questo passo)
  • fare tante foto stupide su instagram come una vera hipster (yo)
  • vedere le prime puntate uscite delle nuove stagioni di Glee, How I met your mother, New Girl
  • spararmi svariati volumi online del manga Le situazioni di lui & lei 
  • riscoprire l'uso di pantaloncini a vita alta, calze e anfibi total black per un revival del punk very 80's
  • dimagrire per poi sfondarmi come se non ci fosse un domani alle feste parentali (il problema è quando di parenti ne hai millemila, e peraltro continuano tutti a figliare come conigli senza dar cenno di voler smettere)

A seguire: la scalata dell'Himalaya e la circumnavigazione del globo terrestre.






(Dlin dlon! Si  ricorda alla gentile clientela che le lezioni inizieranno tra quattro giorni.)

lunedì 1 ottobre 2012

Good old Sigmund strikes again

Crollare addormentati alle 22.30 e svegliarsi come se niente fosse all'1.30 di notte, del tutto attivi. Le vie del sonno sono infinite, okay, e a noi mortali non è dato sapere. Epperò che qua mi sento lievemente presa per il culo.


Il Romics è andato, anyway. E, udite udite, quest'anno mi faccio per la prima volta anche Lucca. Con gli amici ovvio. Per non spendere cifre esorbitanti abbiamo trovato un posto per dormire a Pisa così confido che ci scapperà anche una breve gita alla rinomata Torre Penzolante di Piazza de' Miracoli. Che ho già visto in una gita scolastica alle elementari e di cui ricordo meno che niente. Ah no, ricordo il praticello verde ben tagliato dove ci sbracammo dopo la visita e le bancarelle per strada che vendevano la riproduzione in miniatura della succitata torre; di quelle scrausissime brillantinate che a seconda del tempo cambiavano colore. Io l'avevo comprata per la boccia dei pesci rossi ora defunti di cui parlai qualche post fa. E confermo, cambiava colore. Ma sto divagando in maniera del tutto nonsense.

Però, quanto sarebbe bello se si chiamasse davvero Torre Penzolante? Anche se così mi darebbe più l'idea di movimento oscillatorio... oh dio, perché mi sto immaginando la torre come un enorme pene che oscilla di qua e di là puntando verso il cielo toscano?

Credo che tornerò a tentare di dormire. Sì.. direi che è il caso.
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