domenica 4 dicembre 2011

"Imaginaerum", impressioni sul nuovo album dei Nightwish

Per chi (dei fan, s'intende) non l'avesse ancora fatto: andate subito ad ascoltare il nuovo album dei Nightwish, scellerati!

Devo dire che partivo molto prevenuta, perché Anette Olzon mi è sempre rimasta un po' qua e non mi andava giù che non ci fosse più Tarja Turunen, da una parte per motivi del tutto affettivi (i Nightwish degli inizi che ho amato e per cui ho pianto e trepidato e mi sono emozionata etc etc) dall'altra anche per motivi di sound, infatti vorrei ricordare che Tarja ha un'impostazione lirica (soprano) del tutto assente in Anette, e questo non per dire così in maniera sterile "lei è meglio di Anette sa fare gli acuti ha una voce più *aggettivo a caso*" ma perché la differenza si sente anche in quanto il gruppo ha dovuto riarrangiare tutto il suo sound sulla voce di Anette e questo ovviamente ha portato a un cambiamento notevole nelle sonorità della band, che a molti non è piaciuto (non a tutti ovviamente, de gustibus non est disputandum).

Fatta quest premessa, ecco che invece mi devo ricredere: mi è molto piaciuta l'intera tracklist, i testi son belli (anche se non i più belli, sicuramente), la voce di Anette non stona con la nuova atmosfera onirica e in qualche modo fiabescamente burlesque del gruppo e anzi accentua questo carattere di evasione dal reale con la giusta delicatezza, i cori poi sono qualcosa di davvero eccezionale. Però. C'è un però. Questa componente del tutto innovativa che ha reso giustizia perfino alla voce di Anette.... quanto può durare? Voglio dire, la novità non può essere novità a lungo, e il problema si porrà a seguire. I Nightwish di adesso hanno abbandonato definitivamente la loro componente heavy e credo che alla lunga questo stuferà una larga fascia del loro uditorio (in primis nella parte maschile dei loro fan; non per essere sessista o discriminatoria, solo concreta). Voglio dire, Marco non può cantare da solo con Anette che fa presenza tanto per dire "hey ci sono anche io che dovrei essere la vocalist e frontwoman del gruppo", cosa che invece con Tarja non capitava affatto perché Tarja e Marco erano fantastici assieme, anche nelle canzoni più "sonoricamente violente", grazie al tono impetuoso e maestoso del soprano che si stagliava con cristallina e altisonante sicurezza sopra la bassa e aggressiva voce maschile.

Quindi, per riassumere proprio alla papale papale: i Nightwish NON sono più come prima, MA per ora il giudizio è ancora irremovibilmente POSITIVO. We'll see, my dearest fellows, we'll see!

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