domenica 29 agosto 2010

falò on the beach

Per dare un addio che si rispetti all'estate corrente niente poteva essere meglio della splendida idea avuta da qualche mente ancora funzionante di noi: un bel falò sulla spiaggia all-night long, con tanto di bagno e schifezze varie per riempire lo stomaco tutti intorno al fuoco, riscaldandoci gli uni con gli altri. Detto fatto: destinazione: S. Severa. Acqua mossa a dir poco, clima freddino per una notte di fine agosto, umidità alle stelle e tanto divertimento. Un bentornato a me che ho partecipato nonostante la giornata interamente trascorsa in auto a viaggiare dalle alpi alla urbe (e in barba a ciò ho deciso di saltare a piè pari preziose ore di sonno), e un arrivederci alle meravigliose esperienze vissute in questi veloci, frivoli, leggeri mesi estivi.. mi mancheranno, oh sì.

E' non senza malinconia che dico: alla prossima, estate, ci si ribecca tra un annetto! (sobsob)







falò on the beach

Per dare un addio che si rispetti all'estate corrente niente poteva essere meglio della splendida idea avuta da qualche mente ancora funzionante di noi: un bel falò sulla spiaggia all-night long, con tanto di bagno e schifezze varie per riempire lo stomaco tutti intorno al fuoco, riscaldandoci gli uni con gli altri. Detto fatto: destinazione: S. Severa. Acqua mossa a dir poco, clima freddino per una notte di fine agosto, umidità alle stelle e tanto divertimento. Un bentornato a me che ho partecipato nonostante la giornata interamente trascorsa in auto a viaggiare dalle alpi alla urbe (e in barba a ciò ho deciso di saltare a piè pari preziose ore di sonno), e un arrivederci alle meravigliose esperienze vissute in questi veloci, frivoli, leggeri mesi estivi.. mi mancheranno, oh sì.

E' non senza malinconia che dico: alla prossima, estate, ci si ribecca tra un annetto! (sobsob)







mercoledì 25 agosto 2010

clo is writin from switzerland sweethearts!

Okay, ce la faccio. Ce la posso fare. A fare cosa? la domanda sorge spontanea. Bene, a scrivere su questo pc microscopico con tasti due mm x due.. argh! Ma già il fatto di connettermi ad internet e per di più con un pc (sottratto al suo legittimo possessore ovvero mio padre) è di per sé un evento di portata non grande, ma ENORME. Come questo simpatico stampatello.

Ma bando alle ciancie, aggiorniamo suvvia!

Devo dire che i giorni qui passano veloci, tra gite, amici e pranzi al sacco (per non parlare del cibo dell'albergo, che ci morirei sopra), e in un battibaleno siamo già a metà della settimana. E' stata un'occasione perfetta per rivedere un po' di gente che mi dava ormai per scomparsa (e non a torto, mea culpa) e riprendere i contatti con amiche e amici di san lorenzo che a essere sinceri mi mancavano un po'. in primis giulia, ma anche tutte/i le/gli altre/i.

Faccio foto, leggo (ho finito "Uno nessuno centomila" e adesso attacco l'ennesimo libro di Baricco -sò malata aò, checcevoletefà-), cammino e trotterello in giro, chiacchiero, gioco...insomma, faccio di tutto per distrarmi dal pensiero dell'imminente fine delle vacanze estive e conseguente (tragico) rientro a scuola.

Da una parte sto davvero bene qui, ho recuperato in buona parte il rapporto con la famiglia (e ne sono felice) e il fresco/freddo della svizzera è assolutamente piacevole, d'altro canto mi mancano le gentacce che frequento a roma (cuooori eeveryboody!) e non vedo l'ora di tornare da loro e goderci insieme questi ultimi giorni..
Poi ovviamente mi manca anche l'essere di sesso maschile che sopporto-barra-mi sopporta (ahah, insomma ci si sopporta a vicenda), e che ora è disperso in un non meglio precisato bosco-giungla (ma sarà lui che esagera..) della toscana o dintorni. Che non ci vediamo da un po' e stiamo andando avanti a squilli (o meglio, quel povero cristo mi fa gli squilli e io ogni tanto gli  rispondo).

Vaaabè, come si sarà capito non ho nulla di altro da aggiungere, se non qualche foto tramite cavetto che però con il mio QI superiore alla media non hp portato qui a St Moritz. Eh lo so, tocca farci abbi pazienza con me, io col mio cervello l'ho fatto...poi si vive meglio. ahah!

basta dai, adiòs al prossimo aggiornamento mondo!

edit: aggiungo foto.


28.06.10, dal taccuino

Amo il modo in cui il suo torace sembra fatto apposta per accogliere i battiti asincroni del mio petto, come pezzi combacianti dello stesso puzzle.

clo is writin from switzerland sweethearts!

Okay, ce la faccio. Ce la posso fare. A fare cosa? la domanda sorge spontanea. Bene, a scrivere su questo pc microscopico con tasti due mm x due.. argh! Ma già il fatto di connettermi ad internet e per di più con un pc (sottratto al suo legittimo possessore ovvero mio padre) è di per sé un evento di portata non grande, ma ENORME. Come questo simpatico stampatello.

Ma bando alle ciancie, aggiorniamo suvvia!

Devo dire che i giorni qui passano veloci, tra gite, amici e pranzi al sacco (per non parlare del cibo dell'albergo, che ci morirei sopra), e in un battibaleno siamo già a metà della settimana. E' stata un'occasione perfetta per rivedere un po' di gente che mi dava ormai per scomparsa (e non a torto, mea culpa) e riprendere i contatti con amiche e amici di san lorenzo che a essere sinceri mi mancavano un po'. in primis giulia, ma anche tutte/i le/gli altre/i.

Faccio foto, leggo (ho finito "Uno nessuno centomila" e adesso attacco l'ennesimo libro di Baricco -sò malata aò, checcevoletefà-), cammino e trotterello in giro, chiacchiero, gioco...insomma, faccio di tutto per distrarmi dal pensiero dell'imminente fine delle vacanze estive e conseguente (tragico) rientro a scuola.

Da una parte sto davvero bene qui, ho recuperato in buona parte il rapporto con la famiglia (e ne sono felice) e il fresco/freddo della svizzera è assolutamente piacevole, d'altro canto mi mancano le gentacce che frequento a roma (cuooori eeveryboody!) e non vedo l'ora di tornare da loro e goderci insieme questi ultimi giorni..
Poi ovviamente mi manca anche l'essere di sesso maschile che sopporto-barra-mi sopporta (ahah, insomma ci si sopporta a vicenda), e che ora è disperso in un non meglio precisato bosco-giungla (ma sarà lui che esagera..) della toscana o dintorni. Che non ci vediamo da un po' e stiamo andando avanti a squilli (o meglio, quel povero cristo mi fa gli squilli e io ogni tanto gli  rispondo).

Vaaabè, come si sarà capito non ho nulla di altro da aggiungere, se non qualche foto tramite cavetto che però con il mio QI superiore alla media non hp portato qui a St Moritz. Eh lo so, tocca farci abbi pazienza con me, io col mio cervello l'ho fatto...poi si vive meglio. ahah!

basta dai, adiòs al prossimo aggiornamento mondo!

edit: aggiungo foto.


28.06.10, dal taccuino

Amo il modo in cui il suo torace sembra fatto apposta per accogliere i battiti asincroni del mio petto, come pezzi combacianti dello stesso puzzle.

sabato 21 agosto 2010

Mi esplode nel petto questo pianto e so che vivo.

Io non lo so cos'è, proprio non lo so, ma questi giorni mi ricordano un anno fa preciso, a fine agosto-inizio settembre. Ero così piccola. Piccola dentro. Stavo con N, ma stavamo male. Dovevo partire per l'America ed ero emozionata come una bambina. La comitiva attuale si era appena formata, e ci conoscevamo appena. Erano tutti ragazzi più grandi, ci portavano in giro con la macchina, tornavo a casa per le prime volte all'alba. Un ragazzo dei nuovi amici un viaggio da fare. Ero piccola ma mi sembrava per la prima volta di poter spaccare tutto, avevo il mondo ai miei piedi. Ero ingenua. E' stata la mia prima vera estate di indipendenza, è stato l'inizio di un nuovo percorso, di una crescita più grande, più profonda, più paurosa.

Era speciale perché facevo tutto per la prima volta, facevo cose che non avevo mai fatto, e mi sentivo grande e forte e coraggiosa e inarrestabile.

A distanza di un anno posso dire che tante cose sono cambiate, io in primis. Mi sono abituata a questo mondo, sono entrata nell'ottica di una vita più adulta, e se da una parte ho acquistato maturità e consapevolezza, dall'altra è svanito quello scintillio, quella lente attraverso cui ogni cosa mi sembrava unica e incredibile, si è affievolita l'emozione con cui prendevo di petto la nuova vita che mi si apriva davanti, immensa. La meraviglia è sparita, e con essa -forse- la magia, sostituita lentamente dalla routine.

Tante cose sono anche migliorate, e mi fa strano ad esempio partire di nuovo per la Svizzera come in quel periodo, e mi fa strano il fatto che sto con lo stesso ragazzo, ma che nel frattempo c'è stata una vita in mezzo, eppure adesso eccoci qua, come allora, di nuovo insieme. La gente potrebbe pensare che è tornato tutto come prima, che è tutto come era stato lasciato alla fine di quell'agosto caldo e placido.

Ma la gente non sa che è passata un'intera vita tra quest'estate e quella che ora mi si affaccia ostinata alla mente, una vita. La mia vita, la vita delle persone che viaggiano sulla mia strada. Alcune si sono perse, qualcuna si è poi ritrovata, alcune si sono aggiunte di punto in bianco, c'è chi mi ha aiutata a percorrere i sentieri più impervi quando mi tremavano le gambe e chi mi ha spinta e spronata a non fermarmi, c'è anche chi mi ha causato qualche capitombolo nel tragitto, qualche sbandata, sì, ci sono tutti. In questi 365 giorni, in questo ciclo di vita, nei momenti in cui ho respirato, pianto, riso, cantato, pregato, urlato, bestemmiato, amato, odiato, fallito, volato. Nei momenti in cui ho sentito il cuore battermi nel petto e ricordarmi di essere viva, e di esserlo per una ragione: vivere.

Ripenso a queste e a tante altre cose che per una volta forse neppure io che mi ritengo tanto capace riesco a tradurre in parole, neppure io che le provo riesco a sgrovigliare queste emozioni confuse, violente, intense, dense che mi esplodono nel petto e mi serrano la gola. E risento la canzone che racchiude tutto quel periodo, i dubbi i sogni le speranze l'amore le paure. E la risento e mentre il nodo che ho dentro pulsa per essere finalmente sciolto mi sento la gola pizzicare, e questi ricordi che porto con me mi strappano un sorriso nostalgico e dolce, e mi travolge inspiegabile la voglia di piangere.







Mi esplode nel petto questo pianto e so che vivo.

Io non lo so cos'è, proprio non lo so, ma questi giorni mi ricordano un anno fa preciso, a fine agosto-inizio settembre. Ero così piccola. Piccola dentro. Stavo con N, ma stavamo male. Dovevo partire per l'America ed ero emozionata come una bambina. La comitiva attuale si era appena formata, e ci conoscevamo appena. Erano tutti ragazzi più grandi, ci portavano in giro con la macchina, tornavo a casa per le prime volte all'alba. Un ragazzo dei nuovi amici un viaggio da fare. Ero piccola ma mi sembrava per la prima volta di poter spaccare tutto, avevo il mondo ai miei piedi. Ero ingenua. E' stata la mia prima vera estate di indipendenza, è stato l'inizio di un nuovo percorso, di una crescita più grande, più profonda, più paurosa.

Era speciale perché facevo tutto per la prima volta, facevo cose che non avevo mai fatto, e mi sentivo grande e forte e coraggiosa e inarrestabile.

A distanza di un anno posso dire che tante cose sono cambiate, io in primis. Mi sono abituata a questo mondo, sono entrata nell'ottica di una vita più adulta, e se da una parte ho acquistato maturità e consapevolezza, dall'altra è svanito quello scintillio, quella lente attraverso cui ogni cosa mi sembrava unica e incredibile, si è affievolita l'emozione con cui prendevo di petto la nuova vita che mi si apriva davanti, immensa. La meraviglia è sparita, e con essa -forse- la magia, sostituita lentamente dalla routine.

Tante cose sono anche migliorate, e mi fa strano ad esempio partire di nuovo per la Svizzera come in quel periodo, e mi fa strano il fatto che sto con lo stesso ragazzo, ma che nel frattempo c'è stata una vita in mezzo, eppure adesso eccoci qua, come allora, di nuovo insieme. La gente potrebbe pensare che è tornato tutto come prima, che è tutto come era stato lasciato alla fine di quell'agosto caldo e placido.

Ma la gente non sa che è passata un'intera vita tra quest'estate e quella che ora mi si affaccia ostinata alla mente, una vita. La mia vita, la vita delle persone che viaggiano sulla mia strada. Alcune si sono perse, qualcuna si è poi ritrovata, alcune si sono aggiunte di punto in bianco, c'è chi mi ha aiutata a percorrere i sentieri più impervi quando mi tremavano le gambe e chi mi ha spinta e spronata a non fermarmi, c'è anche chi mi ha causato qualche capitombolo nel tragitto, qualche sbandata, sì, ci sono tutti. In questi 365 giorni, in questo ciclo di vita, nei momenti in cui ho respirato, pianto, riso, cantato, pregato, urlato, bestemmiato, amato, odiato, fallito, volato. Nei momenti in cui ho sentito il cuore battermi nel petto e ricordarmi di essere viva, e di esserlo per una ragione: vivere.

Ripenso a queste e a tante altre cose che per una volta forse neppure io che mi ritengo tanto capace riesco a tradurre in parole, neppure io che le provo riesco a sgrovigliare queste emozioni confuse, violente, intense, dense che mi esplodono nel petto e mi serrano la gola. E risento la canzone che racchiude tutto quel periodo, i dubbi i sogni le speranze l'amore le paure. E la risento e mentre il nodo che ho dentro pulsa per essere finalmente sciolto mi sento la gola pizzicare, e questi ricordi che porto con me mi strappano un sorriso nostalgico e dolce, e mi travolge inspiegabile la voglia di piangere.




mercoledì 18 agosto 2010

Sleepover at martha's house (thanks sistah!)

Sveglie fino alle 5 a.m. a vedere codesto film:



Bello. Una finestra sul mondo degli studenti tra prospettive lavorative e formative (erasmus), dei giovani, degli scambi culturali, delle differenze linguistiche, un pizzico di commedia e un tocco di rosa qua e là per vivacizzare il tutto (che, parlando di mondo giovanile, è già di per se bastevolmente caotico). Bellino bellino.
(L'italiano e la sua pronuncia raccapricciante fanno capire la situazione di progresso nel nostro "amato" paese, però devo ammettere che quando se ne esce con "porca troia!" è esilarante, lol).

E poi vedere un film sulla Spagna in francese subbato english, no, non ha prezzo.

Sleepover at martha's house (thanks sistah!)

Sveglie fino alle 5 a.m. a vedere codesto film:



Bello. Una finestra sul mondo degli studenti tra prospettive lavorative e formative (erasmus), dei giovani, degli scambi culturali, delle differenze linguistiche, un pizzico di commedia e un tocco di rosa qua e là per vivacizzare il tutto (che, parlando di mondo giovanile, è già di per se bastevolmente caotico). Bellino bellino.
(L'italiano e la sua pronuncia raccapricciante fanno capire la situazione di progresso nel nostro "amato" paese, però devo ammettere che quando se ne esce con "porca troia!" è esilarante, lol).

E poi vedere un film sulla Spagna in francese subbato english, no, non ha prezzo.

lunedì 16 agosto 2010

bipolare (ebbene sì)

(...)
BANANA JOE: ripresa?
CLO: sì sì, sono forte
BANANA JOE: sei anche bipolare
CLO: uh, qualcuno che se ne accorge senza dar colpa a fattori esterni come l'essere donna, clima, ciclo, pazzia...grazie joe
BANANA JOE: è un piacere

Dal cell, chissà se funge

A quanto pare non fungeva, pensò la ragazza postando una bozza rimasta vuota di tutto il suo contenuto, consolandosi (?) del fatto che tanto non avrebbe cambiato la vita a nessuno..

*BIG SIGH*

Comunque era giusto un malriuscito tentativo di dire che stavo sul treno e stavo tornando a Roma dopo una (fresca ma "faticosa" sia per il numero decisamente elevato di persone che mal si sposa con la mia sociopatia attuale sia per il mio povero stomaco che è sopravvissuto a stento a tutto quel ben di dio) settimana in abruzzzzo col parentame. Ecco, ora l'ho detto. Quanto mi sento realizzata.






venerdì 13 agosto 2010

Teatrini familiari #1 - consulenti all'avanguardia

Clo in camera, madre in cucina.

"Mamma? mi serve un parere!"
silenzio.
"......... maammaaaa?! mi seeerveeee un pareeeereeee!!"
".......eh?"
"HO DETTO CHE MI SER-VE UN PA-RE-REEE!!!!!!!!!!!"
"....ti serve un tagliere??"

Sì mamma. Grazie.

Teatrini familiari #1 - consulenti all'avanguardia

Clo in camera, madre in cucina.

"Mamma? mi serve un parere!"
silenzio.
"......... maammaaaa?! mi seeerveeee un pareeeereeee!!"
".......eh?"
"HO DETTO CHE MI SER-VE UN PA-RE-REEE!!!!!!!!!!!"
"....ti serve un tagliere??"

Sì mamma. Grazie.

martedì 10 agosto 2010

tv vacanze e riflessioni sul futuro mangiando frollini sul letto.

Eccomi di nuovo a Roma, a fare "toccata e fuga" per il tempo di due giorni scarsi prima di tornare in montagna a passare un'intera settimana con famiglia e parenti. Settimana corta almeno, come per la maggior parte dei lavoratori (e io di lavoro farò la sorella maggiore, la figlia e la nipote. ditemi voi se non è un full-time job). Si prospettano cinque lunghe e tediose giornate di allegro (?) spappolamento di ovaie in compagnia, pranzi infiniti con primo secondo contorno quarto quinto frutta caffè e ammazzacaffè finché non si sia sfiorata la soglia dell'esplosione (tenterò di defilarmi alla meglio), le visite inopportune del solito rompicocomeri che non mi lascia in pace perseguitandomi da quando ho 10 anni e umore altalenante tra lo scoglionato e l'irritato con soglie di esasperazione plausibili. Ma tornerò sana e salva suvvia, chi mi conosce sa quanto io adori buttarla sul melodrammatico..

Ah, oggi tornano gli uomini da Londra con furore, non vedo l'ora di farmi raccontare cosa hanno combinato, visto, fotografato, comprato. Aaah, fortunati loro! Ma basta, l'anno prossimo ci torno, ho deciso.
Nel frattempo sognerò il mio british lifestyle attraverso i loro racconti..

In questi giorni ho fatto indigestione di puntate di Skins (3 e 4) e ora GossipGirl(1 e 2), giusto perché durante l'anno non ho mai tempo per guardare la tv e così l'estate recupero guardandomi in streaming intere serie e stagioni perse nei secoli dei secoli. Skins l'ho adorato per la crudezza con cui fa emergere dinamiche e problemi adolescenziali, senza finti moralismi, senza leziosi abbellimenti o ipocrisie di alcuna sorta, ma ammetto che concentrando tutti gli accadimenti possibili e impossibili in un gruppo di ragazzi ristretto fa sembrare poi la situazione più surreale e fantascientifica che verosimile, come se già il fatto di essere adolescente vuol dire automaticamente che ti droghi, ti ammazzi di canne, hai problemi alimentari, dubbi sulla tua identità sessuale e problemi economici o a relazionarti con i tuoi genitori. Cioè, viene esasperato il quadro complessivo. Nonostante questo mi ha preso dal primo all'ultimo episodio e ho letteralmente adorato la coppia Effy-Feddy e la psicologia del personaggio di lei. Anche se la fine è abbastanza priva di senso, ma vabbè. GossipGirl invece lo sto vedendo perché un'amica ha la serie completa in dvd e abbiamo iniziato questa maratona folle e intensiva prima che entrambe partiamo per i vari paesini tra le gioie della parentela. Niente di che, ma carino per passare il tempo..

Fa caldo. Fa decisamente caldo.

Stanotte sarà la notte di S.Lorenzo ed era l'unica che avrei voluto passare in montagna sotto un meraviglioso cielo stellato, e invece.. ma chi si accontenta gode. O per lo meno così dicono.

Non mi sembra di star sfruttando al massimo quest'estate, ho questo sentimento antipatico che non va via, che mi fa sentire una stretta al cuore e un leggero magone al pensiero di settembre che si avvicina e dell'ultimo anno da liceale che mi attende, al pensiero degli esami e del futuro. Un po' di strizza Clo? Un po' tanta, perché mai come adesso il futuro mi è sembrato così vicino e ancora così impreciso e ineluttabile, e il fatto che le scelte che farò d'ora in poi lo influenzeranno in maniera diretta, questa è la cosa che mi fa più paura.

Stamattina mi sono guardata allo specchio.
Mi sono trovata ingrassata, con i brufoli e con una testa più gialla che mai.
Rocca di Cambio, Abruzzo - agosto 2010.



tv vacanze e riflessioni sul futuro mangiando frollini sul letto.

Eccomi di nuovo a Roma, a fare "toccata e fuga" per il tempo di due giorni scarsi prima di tornare in montagna a passare un'intera settimana con famiglia e parenti. Settimana corta almeno, come per la maggior parte dei lavoratori (e io di lavoro farò la sorella maggiore, la figlia e la nipote. ditemi voi se non è un full-time job). Si prospettano cinque lunghe e tediose giornate di allegro (?) spappolamento di ovaie in compagnia, pranzi infiniti con primo secondo contorno quarto quinto frutta caffè e ammazzacaffè finché non si sia sfiorata la soglia dell'esplosione (tenterò di defilarmi alla meglio), le visite inopportune del solito rompicocomeri che non mi lascia in pace perseguitandomi da quando ho 10 anni e umore altalenante tra lo scoglionato e l'irritato con soglie di esasperazione plausibili. Ma tornerò sana e salva suvvia, chi mi conosce sa quanto io adori buttarla sul melodrammatico..

Ah, oggi tornano gli uomini da Londra con furore, non vedo l'ora di farmi raccontare cosa hanno combinato, visto, fotografato, comprato. Aaah, fortunati loro! Ma basta, l'anno prossimo ci torno, ho deciso.
Nel frattempo sognerò il mio british lifestyle attraverso i loro racconti..

In questi giorni ho fatto indigestione di puntate di Skins (3 e 4) e ora GossipGirl(1 e 2), giusto perché durante l'anno non ho mai tempo per guardare la tv e così l'estate recupero guardandomi in streaming intere serie e stagioni perse nei secoli dei secoli. Skins l'ho adorato per la crudezza con cui fa emergere dinamiche e problemi adolescenziali, senza finti moralismi, senza leziosi abbellimenti o ipocrisie di alcuna sorta, ma ammetto che concentrando tutti gli accadimenti possibili e impossibili in un gruppo di ragazzi ristretto fa sembrare poi la situazione più surreale e fantascientifica che verosimile, come se già il fatto di essere adolescente vuol dire automaticamente che ti droghi, ti ammazzi di canne, hai problemi alimentari, dubbi sulla tua identità sessuale e problemi economici o a relazionarti con i tuoi genitori. Cioè, viene esasperato il quadro complessivo. Nonostante questo mi ha preso dal primo all'ultimo episodio e ho letteralmente adorato la coppia Effy-Feddy e la psicologia del personaggio di lei. Anche se la fine è abbastanza priva di senso, ma vabbè. GossipGirl invece lo sto vedendo perché un'amica ha la serie completa in dvd e abbiamo iniziato questa maratona folle e intensiva prima che entrambe partiamo per i vari paesini tra le gioie della parentela. Niente di che, ma carino per passare il tempo..

Fa caldo. Fa decisamente caldo.

Stanotte sarà la notte di S.Lorenzo ed era l'unica che avrei voluto passare in montagna sotto un meraviglioso cielo stellato, e invece.. ma chi si accontenta gode. O per lo meno così dicono.

Non mi sembra di star sfruttando al massimo quest'estate, ho questo sentimento antipatico che non va via, che mi fa sentire una stretta al cuore e un leggero magone al pensiero di settembre che si avvicina e dell'ultimo anno da liceale che mi attende, al pensiero degli esami e del futuro. Un po' di strizza Clo? Un po' tanta, perché mai come adesso il futuro mi è sembrato così vicino e ancora così impreciso e ineluttabile, e il fatto che le scelte che farò d'ora in poi lo influenzeranno in maniera diretta, questa è la cosa che mi fa più paura.

Stamattina mi sono guardata allo specchio.
Mi sono trovata ingrassata, con i brufoli e con una testa più gialla che mai.
Rocca di Cambio, Abruzzo - agosto 2010.



venerdì 6 agosto 2010

BLOND POWWAA

clo diventa una blonde girl

Ebbene sì. E' con grande... con grande... piacere? ma no, il piacere non c'entra. è con grande "boh" (possiamo spacciarlo per entusiasmo volendo) che annuncio Urbi et orbi che sto per tingere il mio amato (ma quando mai) cuoio capelluto. E anche tutti i capelli che ci stanno attaccati sopra, si spera. Ora, il colore potrà sembrare un attimo senza senso, se si conosce la sottoscritta, infatti adduco come pretesto, prima di sbattervi in faccia il mio nuovo BIONDO SBRILLUCCICANTE, che ero andata al supermercato con l'idea prefissata (e tanto cullata dalla mia mente) di farmi roscia. Anzi non roscia, proprio rossa rossa, rossissima. Avevo anche trovato la tinta perfetta, "rosso rubino", giù nel carrello, pam! fatto, dritti alla cassa. E poi.. stavo lì in coda a fissare la mia tinta rossissima fiammissima stupendissima propriocomelavolevoio-issima e a un tratto mi prende la botta di matto. BLONDE POWER. Ma perché questo stereotipo della stupid blond? della gallinella, anzi ochetta bionda bonazza e senza materia grigia? la bionda tutta tette e culo. che poi diciamocelo, io sono perfetta per sfatare il mito, con le mie prorompentissime tette che sfiorano la nientepopodimenoche... seconda taglia di reggiseno (però son carine dai) e il mio sederino modesto (ma bello sodo) che certo non appartiene a una sirena formosa e appariscente, ma a una semplice adolescente normopeso normoalta normosaggia normoscema normoincasinata. come tutti gli adolescenti, del resto. E poi ho pensato: il rosso ho sempre tempo per farlo, anche in autunno, proprio quello lì meravigliosissimo e tutto il restissimo che ho visto al supermercato, anzi, vado proprio allo stesso e se gli hanno anche solo cambiato scaffale mi arrabbio. Ma il biondo no... il biondo era una sfida con me stessa di quelle del tipo "o ora o mai più" (esagerata!), pazzia versus monotonia, imprevisto versus programmato, istinto versus razionalità... Può essere tutto questo una mera tinta di capelli? Ai posteri (e ai postumi) l'ardua sentenza. Fattostà che Clo adesso abbandona il suo bel pc e si accinge a diventare un po' più blonde e, why not, un po' più silly. Easy going girl let's enjoy your left summertime! Già immagino la disapprovazione di amici e conoscenti.. ma Clo è anche questo, prendere o lasciare (e fu così che...AHAH!)

Editerò editerò, abbiate fede.

clo diventa una blonde girl

Ebbene sì. E' con grande... con grande... piacere? ma no, il piacere non c'entra. è con grande "boh" (possiamo spacciarlo per entusiasmo volendo) che annuncio Urbi et orbi che sto per tingere il mio amato (ma quando mai) cuoio capelluto. E anche tutti i capelli che ci stanno attaccati sopra, si spera. Ora, il colore potrà sembrare un attimo senza senso, se si conosce la sottoscritta, infatti adduco come pretesto, prima di sbattervi in faccia il mio nuovo BIONDO SBRILLUCCICANTE, che ero andata al supermercato con l'idea prefissata (e tanto cullata dalla mia mente) di farmi roscia. Anzi non roscia, proprio rossa rossa, rossissima. Avevo anche trovato la tinta perfetta, "rosso rubino", giù nel carrello, pam! fatto, dritti alla cassa. E poi.. stavo lì in coda a fissare la mia tinta rossissima fiammissima stupendissima propriocomelavolevoio-issima e a un tratto mi prende la botta di matto. BLONDE POWER. Ma perché questo stereotipo della stupid blond? della gallinella, anzi ochetta bionda bonazza e senza materia grigia? la bionda tutta tette e culo. che poi diciamocelo, io sono perfetta per sfatare il mito, con le mie prorompentissime tette che sfiorano la nientepopodimenoche... seconda taglia di reggiseno (però son carine dai) e il mio sederino modesto (ma bello sodo) che certo non appartiene a una sirena formosa e appariscente, ma a una semplice adolescente normopeso normoalta normosaggia normoscema normoincasinata. come tutti gli adolescenti, del resto. E poi ho pensato: il rosso ho sempre tempo per farlo, anche in autunno, proprio quello lì meravigliosissimo e tutto il restissimo che ho visto al supermercato, anzi, vado proprio allo stesso e se gli hanno anche solo cambiato scaffale mi arrabbio. Ma il biondo no... il biondo era una sfida con me stessa di quelle del tipo "o ora o mai più" (esagerata!), pazzia versus monotonia, imprevisto versus programmato, istinto versus razionalità... Può essere tutto questo una mera tinta di capelli? Ai posteri (e ai postumi) l'ardua sentenza. Fattostà che Clo adesso abbandona il suo bel pc e si accinge a diventare un po' più blonde e, why not, un po' più silly. Easy going girl let's enjoy your left summertime! Già immagino la disapprovazione di amici e conoscenti.. ma Clo è anche questo, prendere o lasciare (e fu così che...AHAH!)

Editerò editerò, abbiate fede.

mercoledì 4 agosto 2010

I limiti dell'essere

"Sii te stesso", tutti dicono sempre. Sii te stesso.
Ma l'essere umano non è coerente, al contrario spesso instabile e incostante eppure sempre costante nel suo processo in divenire.
Quindi preservare la coerenza costringendosi a restare negli schemi del "personaggio" che si è costruito ai propri e altrui occhi è comunque una forzatura, non dico bene?
La conclusione a cui sono giunta è semplice: essere noi stessi è limitare. Essere noi stessi è finzione.

La vera libertà è il totale e completo abbattimento del concetto "me stesso", la distruzione della maschera che inconsciamente veniamo a creare già solo vivendo, parlando, agendo. E' possibile ottenerla? Non credo.

La vita è un palcoscenico, noi non siamo liberi laddove ne diventiamo attori inconsapevoli. I burattini hanno fili invisibili, ma son pur sempre fili che li tengono legati, appesi a un destino già scritto.

Io non voglio essere un burattino, non voglio recitare. Voglio dare fuoco a fili e marionette, alle maschere di gesso, ai sorrisi ipocriti e le lacrime sterili di questa società finta che mi circonda e rimpiazza la realtà, l'amore e il dolore con sogni di plastica e pillole per la felicità. Non voglio recitare, voglio vivere. Voglio sentire i polmoni pieni di ossigeno, il sangue che mi scorre nelle vene, l'adrenalina che schizza al cervello, il cuore martellarmi nel petto per pompare a ogni organo emozioni, l'unica vera linfa vitale di una vita vissuta consapevolmente, di una vita consumata come si deve.

Sono divorata dalla voglia di vivere a trecentosessanta gradi.

Chi sono io veramente? Come mi vedono gli altri? La visione esteriore corrisponde a quella interiore? Quanto il fattore soggettivo può influenzare il giudizio che io ho di me?

Chi chi chi. cosa cosa cosa. io tu lui noi voi il mondo. distinzioni limiti barriere convenzioni etichette.

La mia mente è inquinata da stereotipi e idòla, altrimenti, chissà.

I limiti dell'essere

"Sii te stesso", tutti dicono sempre. Sii te stesso.
Ma l'essere umano non è coerente, al contrario spesso instabile e incostante eppure sempre costante nel suo processo in divenire.
Quindi preservare la coerenza costringendosi a restare negli schemi del "personaggio" che si è costruito ai propri e altrui occhi è comunque una forzatura, non dico bene?
La conclusione a cui sono giunta è semplice: essere noi stessi è limitare. Essere noi stessi è finzione.

La vera libertà è il totale e completo abbattimento del concetto "me stesso", la distruzione della maschera che inconsciamente veniamo a creare già solo vivendo, parlando, agendo. E' possibile ottenerla? Non credo.

La vita è un palcoscenico, noi non siamo liberi laddove ne diventiamo attori inconsapevoli. I burattini hanno fili invisibili, ma son pur sempre fili che li tengono legati, appesi a un destino già scritto.

Io non voglio essere un burattino, non voglio recitare. Voglio dare fuoco a fili e marionette, alle maschere di gesso, ai sorrisi ipocriti e le lacrime sterili di questa società finta che mi circonda e rimpiazza la realtà, l'amore e il dolore con sogni di plastica e pillole per la felicità. Non voglio recitare, voglio vivere. Voglio sentire i polmoni pieni di ossigeno, il sangue che mi scorre nelle vene, l'adrenalina che schizza al cervello, il cuore martellarmi nel petto per pompare a ogni organo emozioni, l'unica vera linfa vitale di una vita vissuta consapevolmente, di una vita consumata come si deve.

Sono divorata dalla voglia di vivere a trecentosessanta gradi.

Chi sono io veramente? Come mi vedono gli altri? La visione esteriore corrisponde a quella interiore? Quanto il fattore soggettivo può influenzare il giudizio che io ho di me?

Chi chi chi. cosa cosa cosa. io tu lui noi voi il mondo. distinzioni limiti barriere convenzioni etichette.

La mia mente è inquinata da stereotipi e idòla, altrimenti, chissà.

martedì 3 agosto 2010

London calling to the faraway towns

E così l'uomo se ne va per una settimana a Londra con gli altri sgargiulli maschioni (?) della nostra combriccola e mi lascia qui da sola. Sob, anche io voglio tornare in quella città stupenda! Ma in effetti loro non ci sono mai stati, quindi quel che è giusto è giusto. sob sob sob e ancora sob.

E pensare che l'avevo quasi convinto a mettermi in valigia...

London 2008, from clo's memories

ah, linco qui il post di marta a proposito di Monty Python, che volevo parlarne anche io, ma siccome lo condivido in toto sottoscrivo il suo :)

London calling to the faraway towns

E così l'uomo se ne va per una settimana a Londra con gli altri sgargiulli maschioni (?) della nostra combriccola e mi lascia qui da sola. Sob, anche io voglio tornare in quella città stupenda! Ma in effetti loro non ci sono mai stati, quindi quel che è giusto è giusto. sob sob sob e ancora sob.

E pensare che l'avevo quasi convinto a mettermi in valigia...

London 2008, from clo's memories

ah, linco qui il post di marta a proposito di Monty Python, che volevo parlarne anche io, ma siccome lo condivido in toto sottoscrivo il suo :)
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