domenica 6 dicembre 2009

He was not the one who cares.

Clo, are you dead yet? No, non ancora. E' solo che questo è in generale un periodo un po' molto così. (Laddove questa descrizione non vi significhi nulla non temete perché è del tutto comprensibile). Però mi mancava scrivere qui, e in attesa della voglia di farlo avrò cestinato una buona dozzina di fogliacci riempiti di frasi senza senso.
Forse è tempo di cambiare template, tanto ormai io i template li associo ai periodi della mia vita e all'umore legato ad ognuno di essi (sarà per questo che ne cambio così tanti?). Bah, poi ci penserò... Comunque mi è appena venuto in mente che non mi sono ancora lamentata della nuova versione di splinder. Bene, lo faccio adesso. E' orribile, rivoglio quella vecchia.


Ok è inutile che ci giro intorno: io e A. ci siamo lasciati. O per meglio dire, io lo ho spinto a lasciarmi, sperando e illudendomi che così avrebbe reagito, dimostrandomi di voler stare con me... e niente, lui invece mi ha lasciata per davvero.


Come sto? Bene (?)
Mi piace ancora? No (?)
Mi piaceva all'inizio? Eh sì.
E allora cosa è successo? Non lo so. E' cambiato, e il nuovo lui non ha tempo per me. E il nuovo lui non mi piace. Per niente. E se ho pianto la sera in cui ho capito che lasciarci era l'unica cosa da fare, è stato solo al pensiero del vecchio lui, quello che a me piaceva. Non per quello nuovo, che è strano, che è freddo e che non comprendo e a cui evidentemente non interesso.


E così la cosa è "ufficializzata". Molto bene, ora farò un grande respiro e - come sempre - continuerò a camminare, un po' più consapevole, un po' più disincantata, un po' più matura, lungo il sentiero che mi si affaccia davanti.

He was not the one who cares.

Clo, are you dead yet? No, non ancora. E' solo che questo è in generale un periodo un po' molto così. (Laddove questa descrizione non vi significhi nulla non temete perché è del tutto comprensibile). Però mi mancava scrivere qui, e in attesa della voglia di farlo avrò cestinato una buona dozzina di fogliacci riempiti di frasi senza senso.
Forse è tempo di cambiare template, tanto ormai io i templates li associo ai periodi della mia vita e all'umore legato ad ognuno di essi (sarà per questo che ne cambio così tanti?). Bah, poi ci penserò... Comunque mi è appena venuto in mente che non mi sono ancora lamentata della nuova versione di splinder. Bene, lo faccio adesso. E' brutterrima, rivoglio quella vecchia.

Ok è inutile che ci giro intorno: io e A. ci siamo lasciati. O per meglio dire, io lo ho spinto a lasciarmi, sperando e illudendomi che così avrebbe reagito, dimostrandomi di voler stare con me... e niente, lui invece mi ha lasciata per davvero.

Come sto? Bene (!?)
Mi piace ancora? No.
Mi piaceva all'inizio? Eh sì.
E allora cosa è successo? Non lo so. E' cambiato, e il nuovo lui non ha tempo per me. E il nuovo lui non mi piace. Per niente. E se ho pianto la sera in cui ho capito che lasciarci era l'unica cosa da fare, è stato solo al ricordo del vecchio lui, quello che a me piaceva. Non per quello nuovo, che è strano, che è freddo e che non comprendo.

E così la cosa è "ufficializzata". Molto bene, ora farò un grande respiro e -come sempre- continuerò a camminare, un po' più consapevole, un po' più disincantata, un po' più matura, lungo il sentiero che mi si affaccia davanti.

venerdì 20 novembre 2009

domenica 15 novembre 2009

Edèsemprelasolitaroutine.


IN: Scuola, casa, famiglia, scazzi con mia madre, voglia di nuotare ma non farlo, inesistente volontà di studiare.
TO DO: homework (storia e chimica) - permanente(!) - dormire di più - stare al pc di meno.

La mia testa è troppo presa da questo caos interiore che non mi lascia. E mi ritrovo a cantare November Rain, pensando che vorrei avere più tempo per me ma che alla fine non saprei neppure che farmene, e che vorrei passarne di più con lui ma poi il mio precario equilibrio psicologico crollerebbe del tutto. Non posso annullare i doveri che ho verso gli altri (la famiglia, la scuola..) solo perché sono impegnata a capire me stessa e a trovare un filo conduttore di tutte queste mie strane sensazioni. Vorrei dimostrare a tutti che valgo di più di quanto adesso io stia dimostrando, eppure più lo penso più non faccio nulla per cambiare le cose. Mi sento... debole. Fragile. Come mai prima d'ora. Eppure sto bene, non ho motivi per essere triste, è solo una strana e intangibile malinconia che sale da fuori su nella mia stanza, strisciando muta fin dentro l'anima, incatenando i miei occhi vacui a fissare un punto lontano fuori dal vetro della finestra, oltre il buio di questi pomeriggi autunnali. Chissà dove, chissà perchè.

«..'cause nothing lasts forever, even cold November rain..»

Edèsemprelasolitaroutine.


IN: Scuola, casa, famiglia, scazzi con mia madre, voglia di nuotare ma non farlo, inesistente volontà di studiare.
TO DO: homework (storia e chimica) - permanente(!) - dormire di più - stare al pc di meno.

La mia testa è troppo presa da questo caos interiore che non mi lascia. E mi ritrovo a cantare November Rain, pensando che vorrei avere più tempo per me ma che alla fine non saprei neppure che farmene, e che vorrei passarne di più con lui ma poi il mio precario equilibrio psicologico crollerebbe del tutto. Non posso annullare i doveri che ho verso gli altri (la famiglia, la scuola..) solo perché sono impegnata a capire me stessa e a trovare un filo conduttore di tutte queste mie strane sensazioni. Vorrei dimostrare a tutti che valgo di più di quanto adesso io stia dimostrando, eppure più lo penso più non faccio nulla per cambiare le cose. Mi sento... debole. Fragile. Come mai prima d'ora. Eppure sto bene, non ho motivi per essere triste, è solo una strana e intangibile malinconia che sale da fuori su nella mia stanza, strisciando muta fin dentro l'anima, incatenando i miei occhi vacui a fissare un punto lontano fuori dal vetro della finestra, oltre il buio di questi pomeriggi autunnali. Chissà dove, chissà perchè.

«..'cause nothing lasts forever, even cold November rain..»

mercoledì 28 ottobre 2009

Male di miele.

Le cose non stanno effettivamente come le vedono gli altri. O forse il modo in cui io le vedo non è effettivamente il modo giusto di vederle. O forse ciò che vedo è semplicemente differente da ciò che vorrei vedere, e che mi ostino ad aspettare, impuntata in un muto capriccio. A poco a poco più delusa, ma respirando a pieni polmoni quelle piccole meravigliose briciole del tuo tempo che sei disposto a offrirmi. Fattostà che io non vedo la coppia che vedono gli altri, che tu vedi, che tu credi. Non mi basta. Non mi basti tu. Se è una cosa seria (e tu per primo hai voluto che lo fosse) allora io ti voglio tutto nella mia vita. Presente. Voglio le tue telefonate la sera dopo una faticosa giornata di scuola, voglio la tua faccia perplessa ai miei discorsi filosofici su una panchina del parco in questi pomeriggi che si accorciano, voglio una curiosità viva che ti leghi alla mia personalità così sfaccettata, che si aspetta di essere scoperta e si chiude a riccio per ripicca se viene trascurata. Vado scrutata giù nel profondo, e tu ti limiti a osservarmi in superficie. No, non è un banale capriccio, un'insensata impuntatura di una ragazzina che chiede attenzioni. Anzi forse sì, forse è proprio così, è un mio stupido capriccio. E' questa maledetta voglia di essere apprezzata e capita in ogni fibra del mio complicato essere. (E lo so che non sono modesta, non lo sono mai stata in fin dei conti. Colpa dell'ambizione). Non l'ho mai detto a nessuno, ma io ho un desiderio pazzo di essere analizzata punto per punto, gradino dopo gradino sempre più giù, sono come il miele che attira i bambini. Io sono l'elemento non mosso verso cui gli altri devono muoversi, un motore immobile, sì. E sto qui che aspetto, che aspetto le sue attenzioni, il suo interesse profondo e incondizionato verso di me. E intanto gli altri vedono in noi una coppia a cui io sto ancora aspettando di sentirmi davvero appartenere.

Male di miele.

Le cose non stanno effettivamente come le vedono gli altri. O forse il modo in cui io le vedo non è effettivamente il modo giusto di vederle. O forse ciò che vedo è semplicemente differente da ciò che vorrei vedere, e che mi ostino ad aspettare, impuntata in un muto capriccio. A poco a poco più delusa, ma respirando a pieni polmoni quelle piccole meravigliose briciole del tuo tempo che sei disposto a offrirmi. Fattostà che io non vedo la coppia che vedono gli altri, che tu vedi, che tu credi. Non mi basta. Non mi basti tu. Se è una cosa seria (e tu per primo hai voluto che lo fosse) allora io ti voglio tutto nella mia vita. Presente. Voglio le tue telefonate la sera dopo una faticosa giornata di scuola, voglio la tua faccia perplessa ai miei discorsi filosofici su una panchina del parco in questi pomeriggi che si accorciano, voglio una curiosità viva che ti leghi alla mia personalità così sfaccettata, che si aspetta di essere scoperta e si chiude a riccio per ripicca se viene trascurata. Vado scrutata giù nel profondo, e tu ti limiti a osservarmi in superficie. No, non è un banale capriccio, un'insensata impuntatura di una ragazzina che chiede attenzioni. Anzi forse sì, forse è proprio così, è un mio stupido capriccio. E' questa maledetta voglia di essere apprezzata e capita in ogni fibra del mio complicato essere. (E lo so che non sono modesta, non lo sono mai stata in fin dei conti. Colpa dell'ambizione). Non l'ho mai detto a nessuno, ma io ho un desiderio pazzo di essere analizzata punto per punto, gradino dopo gradino sempre più giù, sono come il miele che attira i bambini. Io sono l'elemento non mosso verso cui gli altri devono muoversi, un motore immobile, sì. E sto qui che aspetto, che aspetto le sue attenzioni, il suo interesse profondo e incondizionato verso di me. E intanto gli altri vedono in noi una coppia a cui io sto ancora aspettando di sentirmi davvero appartenere.

mercoledì 14 ottobre 2009

Walking this way with troubles


So, oh, I should have realized a lof of things before
If this is love you've got to give me more..
Eccomi qui di nuovo. L'America è come... come un sogno. Ancora non ci credo, mi sembra di aver fatto questo sogno stupendo e di essermi svegliata tornando improvvisamente alla realtà. Ma so che non è così, e ho più di 700 foto che lo testimoniano, e i commenti in inglese su facebook dei nuovi amici, e maglie, felponi e posters americani, e ancora cartoline e souvenir, montagne di compiti da recuperare, nuove esperienze che mi porterò dentro. La mia host-family è eccezionale, tutti quanti da papà Kirk alla piccola Tess, e tutti gli amici e le amiche di Kelly sono stati meravigliosi con me. Ho davvero amato questo viaggio... mi devo ancora riabituare, riprendere il ritmo con la scuola, ricominciare il nuoto... e torno così a capofitto anche nella "relazione" con Nel. Dopo due settimane però le cose appaiono più nitide e distaccate, e se da una parte so bene quanto vorrei mostrargli sempre la vera me, la parte più spontanea, semplice e genuina del mio carattere per partire con il piede giusto, dall'altra spesso non ci riesco, perché mi rendo conto di aspetti della sua personalità che mi frenano.. mi raffreddano. Diciamo che spesso il mio entusiasmo viene smorzato dalla sua visione delle cose così "seria", troppo razionale per me. Io spazio da un argomento all'altro, dal piano reale a quello immaginario o del "possibile ed eventuale" continuamente, ho bisogno di una persona dalla mente molto elastica. (Molte cose di me le sto scoprendo proprio in questo periodo..). E lui può esserlo, cioè se vuole sa come "stare al gioco", ma sento come se ciò non gli venisse spontaneo, come se uno dei due dovesse sforzarsi ad adattare il suo passo a quello dell'altro. Eppure quando siamo insieme sto così bene! E' intelligente e gli piace farmi ridere, mi piace. Questo problema di fondo riguardante la compatibilità dei nostri caratteri si accentua solo perché in questi giorni ci vediamo pochissimo e ci sentiamo solo la sera. Ecco cosa non mi piace di lui: non mi sta dietro, si interessa sì, ma non partecipa "attivamente". Non mi piacciono i ragazzi accollosi e questo lo ho messo in chiaro da subito, ma non mi farebbe schifo messaggiare con lui ogni tanto mentre sto a scuola o sentire che mi cerca di più. Ma non mi deve cercare per fare un favore a me. Mi deve cercare perché ne sente il bisogno LUI. Ripenso a quando ci baciamo. Lo tengo forte con le mani, lo stringo a me come per avvicinarmelo ma non per quel momento, non per quel singolo bacio, lo accosto a me quasi come per sentirlo più vicino su un altro piano, nel quotidiano, nella caotica routine della mia vita. Gli ho chiesto se gli interesso ancora o ha cambiato idea. "Certo che mi interessi". Allora dimostralo. Perché questa situazione a me non piace, io voglio di più, voglio partecipazione sempre e non solo quando capita, o questo o nulla. O soddisfatta o libera come prima. Solo, adesso ci rimarrei male.. Ora per esempio ho una voglia pazzesca di baciarlo. Baciarlo appassionatamente. E dov'è lui? Ah bo, chi lo sa. Oggi non ci siamo sentiti per niente. Peggio per lui, si sta perdendo un gran bel bacio. Spero solo che non perda anche me...

Walking this way with troubles


So, oh, I should have realized a lof of things before
If this is love you've got to give me more..
Eccomi qui di nuovo. L'America è come... come un sogno. Ancora non ci credo, mi sembra di aver fatto questo sogno stupendo e di essermi svegliata tornando improvvisamente alla realtà. Ma so che non è così, e ho più di 700 foto che lo testimoniano, e i commenti in inglese su facebook dei nuovi amici, e maglie, felponi e posters americani, e ancora cartoline e souvenir, montagne di compiti da recuperare, nuove esperienze che mi porterò dentro. La mia host-family è eccezionale, tutti quanti da papà Kirk alla piccola Tess, e tutti gli amici e le amiche di Kelly sono stati meravigliosi con me. Ho davvero amato questo viaggio... mi devo ancora riabituare, riprendere il ritmo con la scuola, ricominciare il nuoto... e torno così a capofitto anche nella "relazione" con Nel. Dopo due settimane però le cose appaiono più nitide e distaccate, e se da una parte so bene quanto vorrei mostrargli sempre la vera me, la parte più spontanea, semplice e genuina del mio carattere per partire con il piede giusto, dall'altra spesso non ci riesco, perché mi rendo conto di aspetti della sua personalità che mi frenano.. mi raffreddano. Diciamo che spesso il mio entusiasmo viene smorzato dalla sua visione delle cose così "seria", troppo razionale per me. Io spazio da un argomento all'altro, dal piano reale a quello immaginario o del "possibile ed eventuale" continuamente, ho bisogno di una persona dalla mente molto elastica. (Molte cose di me le sto scoprendo proprio in questo periodo..). E lui può esserlo, cioè se vuole sa come "stare al gioco", ma sento come se ciò non gli venisse spontaneo, come se uno dei due dovesse sforzarsi ad adattare il suo passo a quello dell'altro. Eppure quando siamo insieme sto così bene! E' intelligente e gli piace farmi ridere, mi piace. Questo problema di fondo riguardante la compatibilità dei nostri caratteri si accentua solo perché in questi giorni ci vediamo pochissimo e ci sentiamo solo la sera. Ecco cosa non mi piace di lui: non mi sta dietro, si interessa sì, ma non partecipa "attivamente". Non mi piacciono i ragazzi accollosi e questo lo ho messo in chiaro da subito, ma non mi farebbe schifo messaggiare con lui ogni tanto mentre sto a scuola o sentire che mi cerca di più. Ma non mi deve cercare per fare un favore a me. Mi deve cercare perché ne sente il bisogno LUI. Ripenso a quando ci baciamo. Lo tengo forte con le mani, lo stringo a me come per avvicinarmelo ma non per quel momento, non per quel singolo bacio, lo accosto a me quasi come per sentirlo più vicino su un altro piano, nel quotidiano, nella caotica routine della mia vita. Gli ho chiesto se gli interesso ancora o ha cambiato idea. "Certo che mi interessi". Allora dimostralo. Perché questa situazione a me non piace, io voglio di più, voglio partecipazione sempre e non solo quando capita, o questo o nulla. O soddisfatta o libera come prima. Solo, adesso ci rimarrei male.. Ora per esempio ho una voglia pazzesca di baciarlo. Baciarlo appassionatamente. E dov'è lui? Ah bo, chi lo sa. Oggi non ci siamo sentiti per niente. Peggio per lui, si sta perdendo un gran bel bacio. Spero solo che non perda anche me...

mercoledì 23 settembre 2009

U.S.A. here we come!


Here I am! No, non sono morta. Ho solo avuto delle settimane davvero straimpegnate e ora finalmente posso fare un bel respiro.. giusto in tempo per dire che DOMANI PARTO!!!!! Di mattina all'alba (d'oh). Che dire... non vedo l'ora!!!!! AMERICAAAAA I'M COMING!!! Questi ultimi giorni da quando è ricominciata la scuola ho fatto qualcosa come mille giri a destra e manca tra passaporto, bollo, carta di credito, regali, valigia, scuola, compiti, lui, gli altri... aaargh! L'inizio della scuola è stato traumatico, lo ammetto, ma devo dire che ho ripreso subito il ritmo e non so come ma sono riuscita a sopravvivere a tutto (compresa la quantità esorbitante di cibo che abbiamo ingurgitato lo scorso weekend a Orte nel villino in campagna di Apsi per i suoi18 anni!) e ora eccomi qui a completare le ultime cose prima del Grande Giorno Yuppi Yuppi Happy Hippy  E ho pure fatto il compito in classe anticipato su Boccaccio perché poi parto. Insomma, viva me.  Ok ok adesso basta autoacclamarmi che chi si loda si sbrodola (come è risaputo ovunque). Duuuuunque.... io e Kelly continuiamo a scriverci tramite facebook e non vedo davvero l'ora di conoscerla perché sembra meravigliosa. Ma che altro devo dire? Mmm... niente? Oh sì, che tra me e Nel non si sa chi è più rincoglionito. Cioè... le comiche insieme, sul serio. Però lui col fatto che si sente molto universitario (stupido uomo..è una matricola!) è convinto di essere una persona seria. Pffff poverello, glielo lascio credere. L'uni vera e propria gli comincia lunedì quindi il rodaggio lo affronterà da solo.. "Mi mancherai in queste due settimane Clo..lo sai?" ......E CI MANCAVA PURE, CHE NON TI MANCASSI! Two weeks. Excited! Solo un'ombra a oscurare queste giornate: perché vedo Edoardo ovunque di continuo????? Ma non mi fa effetto. No no. Bè oddio... forse un briciolo, ecco.

Inseguo il mio utopico ideale di felicità che passa per l'Hakuna Matata e il take it sciallae abbraccia parte della filosofia platonico-epicurea per giungere al Nirvana orientale e alPeace & Love dei primi Flower Children. Ecco.

Aggiornerò dagli States con furore *___* Nel frattempo, amatissimo blog e amatissime personcine che passate a trovarmi, vi lascio con una chicca youtubiana [found out by my dear mate Sara©] e con le new entries del mio mp3 da viaggio ;D
clic!   clic!   clic!   clic!   clic!   clic!   clic!   clic!   clic!   clic!   clic!





U.S.A. here we come!


Here I am! No, non sono morta. Ho solo avuto delle settimane davvero straimpegnate e ora finalmente posso fare un bel respiro.. giusto in tempo per dire che DOMANI PARTO!!!!! Di mattina all'alba (d'oh). Che dire... non vedo l'ora!!!!! AMERICAAAAA I'M COMING!!! Questi ultimi giorni da quando è ricominciata la scuola ho fatto qualcosa come mille giri a destra e manca tra passaporto, bollo, carta di credito, regali, valigia, scuola, compiti, lui, gli altri... aaargh! L'inizio della scuola è stato traumatico, lo ammetto, ma devo dire che ho ripreso subito il ritmo e non so come ma sono riuscita a sopravvivere a tutto (compresa la quantità esorbitante di cibo che abbiamo ingurgitato lo scorso weekend a Orte nel villino in campagna di Apsi per i suoi18 anni!) e ora eccomi qui a completare le ultime cose prima del Grande Giorno Yuppi Yuppi Happy Hippy  E ho pure fatto il compito in classe anticipato su Boccaccio perché poi parto. Insomma, viva me.  Ok ok adesso basta autoacclamarmi che chi si loda si sbrodola (come è risaputo ovunque). Duuuuunque.... io e Kelly continuiamo a scriverci tramite facebook e non vedo davvero l'ora di conoscerla perché sembra meravigliosa. Ma che altro devo dire? Mmm... niente? Oh sì, che tra me e Nel non si sa chi è più rincoglionito. Cioè... le comiche insieme, sul serio. Però lui col fatto che si sente molto universitario (stupido uomo..è una matricola!) è convinto di essere una persona seria. Pffff poverello, glielo lascio credere. L'uni vera e propria gli comincia lunedì quindi il rodaggio lo affronterà da solo.. "Mi mancherai in queste due settimane Clo..lo sai?" ......E CI MANCAVA PURE, CHE NON TI MANCASSI! Two weeks. Excited! Solo un'ombra a oscurare queste giornate: perché vedo Edoardo ovunque di continuo????? Ma non mi fa effetto. No no. Bè oddio... forse un briciolo, ecco.

Inseguo il mio utopico ideale di felicità che passa per l'Hakuna Matata e il take it sciallae abbraccia parte della filosofia platonico-epicurea per giungere al Nirvana orientale e alPeace & Love dei primi Flower Children. Ecco.

Aggiornerò dagli States con furore *___* Nel frattempo, amatissimo blog e amatissime personcine che passate a trovarmi, vi lascio con una chicca youtubiana [found out by my dear mate Sara©] e con le new entries del mio mp3 da viaggio ;D
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giovedì 17 settembre 2009

Anche la Clo ha le sue stranezze

"Ma perché fai sempre così quando ci baciamo? la hai come abitudine?"
"Così come?"

"Dici sempre mmmmm"
"Non so. Mi ispiri mmmmm."

"Ti ispiro mmm?!?"
"sì"

"........"
"........"

"ed è una bella cosa?"
"...Mmmmmmmmm!!!"

Anche la Clo ha le sue stranezze

"Ma perché fai sempre così quando ci baciamo? la hai come abitudine?"
"Così come?"

"Dici sempre mmmmm"
"Non so. Mi ispiri mmmmm."

"Ti ispiro mmm?!?"
"sì"

"........"
"........"

"ed è una bella cosa?"
"...Mmmmmmmmm!!!"

mercoledì 9 settembre 2009

Per la mia pace interiore

La prendo scialla.

[spero che lui faccia lo stesso]

Per la mia pace interiore

La prendo scialla.

[spero che lui faccia lo stesso]

lunedì 31 agosto 2009

Back from St.Moritz folks!


Magnifica vacanza :DDD Non credevo di divertirmi tanto, e invece... Ho anche conosciuto parecchi ragazzi/e simpaticissimi che con molta probabilità rivedrò a s.lollo ogni sabato (quando mi va di andare, perché io ho la mia amata combriccola a cui volgio muoltuo biene ). Ah! Ho imparato a pattinare sul ghiaccio in maniera convincente (diciamo che non sono più ridicola e talvolta potrebbe sembrare che son bravina), peccato solo per la culata finale in cui ho battuto l'osso sacro e adesso per piegarmi pare che sono una veciarella coi reumatismi (c'erano molti altri esempi più efficaci ma eviterò di essere volgare anche perché c'è poco da sfottersi da soli). Poooi le camminate, le partite a briscola e a piripicchio in tremila, il minigolf (dove ho appurato di essere una sega), il bagno al lago che era così freddo che ho scampato per miracolo una polmonite, il pub dove quei due "ma secondo te parlano svizzero o italiano??" "boh non si capisce niente!" "......MILANESEEEE!", i caaaani, le conversazioni con gli sfitzeri che zanno parlfare in ittaliano, la cioccolatagli amici, i canti, IL FREDDO (cazzo, sì), i camerieri fiQui e impediti, l'aria di montagna e la felicità di sapersi tutti insieme. Tornata a Roma ieri sera ho rischiato la morte per asfissia causa caldo e puzza di smog cittadino (entrambi fattori a cui avevo perso l'abitudine e che non mi mancavano affatto). Insomma, le 8+8 ore di macchina andata-ritorno son valse a qualcosa.. ;D 
  

domenica 30 agosto 2009

Back from St.Moritz folks!


Magnifica vacanza :DDD Non credevo di divertirmi tanto, e invece... Ho anche conosciuto parecchi ragazzi/e simpaticissimi che con molta probabilità rivedrò a s.lollo ogni sabato (quando mi va di andare, perché io ho la mia amata combriccola a cui volgio muoltuo biene <3 strong="strong">). Ah! Ho imparato a pattinare sul ghiaccio in maniera convincente (diciamo che non sono più ridicola e talvolta potrebbe sembrare che son bravina), peccato solo per la culata finale in cui ho battuto l'osso sacro e adesso per piegarmi pare che sono una veciarella coi reumatismi (c'erano molti altri esempi più efficaci ma eviterò di essere volgare anche perché c'è poco da sfottersi da soli). Poooi le camminate, le partite a briscola e a piripicchio in tremila, il minigolf (dove ho appurato di essere una sega), il bagno al lago che era così freddo che ho scampato per miracolo una polmonite, il pub dove quei due "ma secondo te parlano svizzero o italiano??" "boh non si capisce niente!" "......MILANESEEEE!", i caaaani, le conversazioni con gli sfitzeri che zanno parlfare in ittaliano, la cioccolatagli amici, i canti, IL FREDDO (cazzo, sì), i camerieri fiQui e impediti, l'aria di montagna e la felicità di sapersi tutti insieme. Tornata a Roma ieri sera ho rischiato la morte per asfissia causa caldo e puzza di smog cittadino (entrambi fattori a cui avevo perso l'abitudine e che non mi mancavano affatto). Insomma, le 8+8 ore di macchina andata-ritorno son valse a qualcosa.. ;D 
  

martedì 18 agosto 2009

Please, stay.

Bella sorpresa che ci ha fatto Fabio per il ferragosto. Lui, Stefano e un pirla che abita qui vicino si sono andati a schiantare contro un palo con la macchina. Un colpo di sonno, Stefano era stanco, erano le 3 di notte e quel coglione di cui non so il nome -ed è un bene per lui- aveva insistito fino alla nausea per farlo guidare lo stesso. Ed ecco cosa è successo: Stefano si è rotto il naso ma in confronto a quello che è successo a Fabio è nulla: emorragia al fegato, ematoma polmonare, lesioni interne, perdita della milza e sangue nei polmoni e in un sacchetto sotto al cuore. E' in prognosi riservata e in coma farmacologico, in sala rianimazione, ed è stato operato per la terza volta ieri, quando finalmente abbiamo visto un barlume di speranza anche sul volto dei chirurghi. In questi giorni mi sembra di vivere in uno stato di ovattato torpore, come svuotata, intorpidita da un senso di spossatezza che non se ne va. E' uno dei miei migliori amici da tre lunghi anni ormai, gli voglio un bene dell'anima. Da quando ho ricevuto quella maledetta telefonata mi sembra che il mondo intero si sia fermato, in un silenzio carico di tensione, ad aspettare con me. Mi sono sorpresa impassibile in ospedale, e poi mi sono ritrovata a sciogliermi dalle lacrime per strada, da sola, a piangere in una maniera quasi isterica. Abbraccio i genitori per cercare di dare un po' di forza a una madre e un padre distrutti, ma io di forza adesso credo di averne ben poca da donare agli altri. Eppure ieri l'operazione è andata bene, finalmente l'emorragia si è fermata, e questo è il primo passo, dicono. E le 72 ore critiche sono passate. Fabio è vivo per miracolo, però è ancora vivo. Ti prego, ti prego Fabio, quel briciolo di forza che mi rimane dentro te lo mando tutto, ma ti prego, devi farcela. Non finirà così, i 18 anni sono un inizio, non una fine; tornerai presto a sorridere e daremo una grande festa e tu ci regalerai di nuovo quel sorriso a cui non posso ripensare adesso perché mi si stringe il cuore, e io ti spappolerò tra le mie braccia e non ti lascerò andare più. Sei forte, continua a combattere per tutte queste persone che ti vogliono bene. Resta con noi,resta.

Please, stay.

Bella sorpresa che ci ha fatto Fabio per il ferragosto. Lui, Stefano e un pirla che abita qui vicino si sono andati a schiantare contro un palo con la macchina. Un colpo di sonno, Stefano era stanco, erano le 3 di notte e quel coglione di cui non so il nome -ed è un bene per lui- aveva insistito fino alla nausea per farlo guidare lo stesso. Ed ecco cosa è successo: Stefano si è rotto il naso ma in confronto a quello che è successo a Fabio è nulla: emorragia al fegato, ematoma polmonare, lesioni interne, perdita della milza e sangue nei polmoni e in un sacchetto sotto al cuore. E' in prognosi riservata e in coma farmacologico, in sala rianimazione, ed è stato operato per la terza volta ieri, quando finalmente abbiamo visto un barlume di speranza anche sul volto dei chirurghi. In questi giorni mi sembra di vivere in uno stato di ovattato torpore, come svuotata, intorpidita da un senso di spossatezza che non se ne va. E' uno dei miei migliori amici da tre lunghi anni ormai, gli voglio un bene dell'anima. Da quando ho ricevuto quella maledetta telefonata mi sembra che il mondo intero si sia fermato, in un silenzio carico di tensione, ad aspettare con me. Mi sono sorpresa impassibile in ospedale, e poi mi sono ritrovata a sciogliermi dalle lacrime per strada, da sola, a piangere in una maniera quasi isterica. Abbraccio i genitori per cercare di dare un po' di forza a una madre e un padre distrutti, ma io di forza adesso credo di averne ben poca da donare agli altri. Eppure ieri l'operazione è andata bene, finalmente l'emorragia si è fermata, e questo è il primo passo, dicono. E le 72 ore critiche sono passate. Fabio è vivo per miracolo, però è ancora vivo. Ti prego, ti prego Fabio, quel briciolo di forza che mi rimane dentro te lo mando tutto, ma ti prego, devi farcela. Non finirà così, i 18 anni sono un inizio, non una fine; tornerai presto a sorridere e daremo una grande festa e tu ci regalerai di nuovo quel sorriso a cui non posso ripensare adesso perché mi si stringe il cuore, e io ti spappolerò tra le mie braccia e non ti lascerò andare più. Sei forte, continua a combattere per tutte queste persone che ti vogliono bene. Resta con noi,resta.

lunedì 10 agosto 2009

Friends will be friends


Questo mese è iniziato bene e sta proseguendo meglio, e tutto grazie a loro. Bisogna affrontare la realtà: la vecchia comitiva si sta sfaldando ormai da parecchi mesi (non siamo più ragazzini quattordicenni con un cervello adolescenziale stampato in serie come qualche anno fa) e ognuno sta prendendo la sua strada. Come è normale e giusto che sia, per alcuni queste strade rimangono unite, per altri è tempo di salutarsi. Adesso io mi trovo davvero bene con Biola, Apsi, Valeria, Diva e Bobò (le ultime tre ora sono partite) e ho conosciuto gli amici di Veronica (Emanuele e Andrè) e siamo entrate nel giro dei loro amici (Valentina e Raffaele, Shek, Lorenzo "Joe" etc.). Sono fantastici, davvero eccezionali. E con Scimmi e qualcun altro motorizzato praticamente stiamo in giro per Roma fino all'alba. Come per l'appunto oggi. I miei torneranno oggi pomeriggio dalla montagna ma spero con tutto il cuore che mi permettano di restare qui in città per ferragosto: Biola ha casa libera e ci divertiremmo come matti. Quelle due sceme di Biola e Apsi sono dillà sbracate sul letto a ronfare, poverelle. (Anche io mi ero addormentata ma poi mi sono svegliata e ho iniziato a ridere come una spastica -facendole preoccupare seriamente- gridando "il salmone! il salmoooone!!!" finché non mi sono venute le lacrime agli occhi per il gran ridere. Ma questa è un'altra storia e non potete capire). Sarebbe pure ora di farsela sta benedetta pennichella dopo ininterrotti giorni di cazzeggio e tutta vita no-stop, ma io dovevo aggiornare, dovevo scrivere di quanto sono felice. Lo so, lo so, la felicità è un attimo. Ho imparato ormai da parecchio che non è uno stato d'animo, ma è sempre provvisoria, di transito: uh guarda! un giorno si parcheggia da noi e poi puff! il giorno dopo se n'è andata, e non sappiamo quando tornerà a farci visita. Ma è proprio per questo che non solo non va inseguita, ma quando arriva -carpe diem!- va assaporata e apprezzata in tutta la sua genuina e meravigliosa semplicità, va colta e portata al cuore. E allora improvvisamente, senza sapere nè come nè perché, ti ritrovi a sorridere su un davanzale, mentre il primo chiarore del giorno si affaccia alla tua finestra, due amiche dormono stremate ma serene non lontano da te e gli altri nuovi amici ti aspettano in serata per fare tutti insieme un bagno di mezzanotte sotto le stelle, che mai come in quest'estate sono sembrate così brillanti lassù.

Friends will be friends


Questo mese è iniziato bene e sta proseguendo meglio, e tutto grazie a loro. Bisogna affrontare la realtà: la vecchia comitiva si sta sfaldando ormai da parecchi mesi (non siamo più ragazzini quattordicenni con un cervello adolescenziale stampato in serie come qualche anno fa) e ognuno sta prendendo la sua strada. Come è normale e giusto che sia, per alcuni queste strade rimangono unite, per altri è tempo di salutarsi. Adesso io mi trovo davvero bene con Biola, Apsi, Valeria, Diva e Bobò (le ultime tre ora sono partite) e ho conosciuto gli amici di Veronica (Emanuele e Andrè) e siamo entrate nel giro dei loro amici (Valentina e Raffaele, Shek, Lorenzo "Joe" etc.). Sono fantastici, davvero eccezionali. E con Scimmi e qualcun altro motorizzato praticamente stiamo in giro per Roma fino all'alba. Come per l'appunto oggi. I miei torneranno oggi pomeriggio dalla montagna ma spero con tutto il cuore che mi permettano di restare qui in città per ferragosto: Biola ha casa libera e ci divertiremmo come matti. Quelle due sceme di Biola e Apsi sono dillà sbracate sul letto a ronfare, poverelle. (Anche io mi ero addormentata ma poi mi sono svegliata e ho iniziato a ridere come una spastica -facendole preoccupare seriamente- gridando "il salmone! il salmoooone!!!" finché non mi sono venute le lacrime agli occhi per il gran ridere. Ma questa è un'altra storia e non potete capire). Sarebbe pure ora di farsela sta benedetta pennichella dopo ininterrotti giorni di cazzeggio e tutta vita no-stop, ma io dovevo aggiornare, dovevo scrivere di quanto sono felice. Lo so, lo so, la felicità è un attimo. Ho imparato ormai da parecchio che non è uno stato d'animo, ma è sempre provvisoria, di transito: uh guarda! un giorno si parcheggia da noi e poi puff! il giorno dopo se n'è andata, e non sappiamo quando tornerà a farci visita. Ma è proprio per questo che non solo non va inseguita, ma quando arriva -carpe diem!- va assaporata e apprezzata in tutta la sua genuina e meravigliosa semplicità, va colta e portata al cuore. E allora improvvisamente, senza sapere nè come nè perché, ti ritrovi a sorridere su un davanzale, mentre il primo chiarore del giorno si affaccia alla tua finestra, due amiche dormono stremate ma serene non lontano da te e gli altri nuovi amici ti aspettano in serata per fare tutti insieme un bagno di mezzanotte sotto le stelle, che mai come in quest'estate sono sembrate così brillanti lassù.

giovedì 6 agosto 2009

Tre sceme on the road

«..è il segno di un'estate che
vorrei potesse non finire mai..»

Tre sceme on the road

«..è il segno di un'estate che
vorrei potesse non finire mai..»

martedì 4 agosto 2009

Mi hai fatto ridere nel bicchiere! (cit.)


Tornata! tadàààn. Ieri notte ho dormito da mia cugina e abbiamo letteralmente pianto dalle risate vedendo le puntate di Sensualità a Corte, specialmente quella di "saccundì, saccundà, saccundì saccundà!" "..JeanClaude, COSA CAZZO STAI CANTANDO?!" e l'ultima quando Madre è su Scherzi a Parte ("Ma allora non dimostro sediciuanni?" "No!" "..non indosso la 28??" "Nooo, la 84 come sempre!" "..e lui non mi vuol portare nella tenda?" "..ma manco per la cippa!").
Poi tudèi mi è venuta a trovare Valeria che non vedevo dai secoli dei secoli *___* E nel pomeriggio io e Marvi abbiamo visto due bei filmozzi freschi di Blockbuster, dal quale il mio angelo custode (sempre lei) ha portato anche una scatola piena di caramelle e chewin-gums colorate e zuccherose. Infatti ora che se ne è appena andata dopo essercele finite tutte mi sarà venuto come minimo il diabete, e il glucosio in circolo nelle mie vene soppiantando globuli rossi e bianchi ha portato il carnevale e mi fa essere assai iperattiva. Quiiindi adesso non avendo sonno manco per la cippa andrò a leggere "Il discepolo", adios!



Mi hai fatto ridere nel bicchiere! (cit.)


Tornata! tadàààn. Ieri notte ho dormito da mia cugina e abbiamo letteralmente pianto dalle risate vedendo le puntate di Sensualità a Corte, specialmente quella di "saccundì, saccundà, saccundì saccundà!" "..JeanClaude, COSA CAZZO STAI CANTANDO?!" e l'ultima quando Madre è su Scherzi a Parte ("Ma allora non dimostro sediciuanni?" "No!" "..non indosso la 28??" "Nooo, la 84 come sempre!" "..e lui non mi vuol portare nella tenda?" "..ma manco per la cippa!").
Poi tudèi mi è venuta a trovare Valeria che non vedevo dai secoli dei secoli *___* E nel pomeriggio io e Marvi abbiamo visto due bei filmozzi freschi di Blockbuster, dal quale il mio angelo custode (sempre lei) ha portato anche una scatola piena di caramelle e chewin-gums colorate e zuccherose. Infatti ora che se ne è appena andata dopo essercele finite tutte mi sarà venuto come minimo il diabete, e il glucosio in circolo nelle mie vene soppiantando globuli rossi e bianchi ha portato il carnevale e mi fa essere assai iperattiva. Quiiindi adesso non avendo sonno manco per la cippa andrò a leggere "Il discepolo", adios!



venerdì 27 febbraio 2009

Grecia, there we were


Così, per dire che sono ancora viva! (e dopo una settimana del genere non è una frase scontata XD)
Tranne la città di Atene (che di per sé è alquanto stinfia) abbiamo visto luoghi fantastici... e, soprattutto, ci siamo divertiti! Che gentaccia che siamo... Such an extraordinary adventure :)




Aγαπώ την ταλασσην της Ελλαδoς

Grecia, there we were


Così, per dire che sono ancora viva! (e dopo una settimana del genere non è una frase scontata XD)
Tranne la città di Atene (che di per sé è alquanto stinfia) abbiamo visto luoghi fantastici... e, soprattutto, ci siamo divertiti! Che gentaccia che siamo... Such an extraordinary adventure :)




Aγαπώ την ταλασσην της Ελλαδoς

lunedì 5 gennaio 2009

Pills of bonheur

"Tu sei una persona
da milioni di colori"
(cit. Marvi)
...

Oggi sarà una bella, bella giornata.

Pills of bonheur

"Tu sei una persona
da milioni di colori"
(cit. Marvi)
...

Oggi sarà una bella, bella giornata.
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