lunedì 31 agosto 2009

Back from St.Moritz folks!


Magnifica vacanza :DDD Non credevo di divertirmi tanto, e invece... Ho anche conosciuto parecchi ragazzi/e simpaticissimi che con molta probabilità rivedrò a s.lollo ogni sabato (quando mi va di andare, perché io ho la mia amata combriccola a cui volgio muoltuo biene ). Ah! Ho imparato a pattinare sul ghiaccio in maniera convincente (diciamo che non sono più ridicola e talvolta potrebbe sembrare che son bravina), peccato solo per la culata finale in cui ho battuto l'osso sacro e adesso per piegarmi pare che sono una veciarella coi reumatismi (c'erano molti altri esempi più efficaci ma eviterò di essere volgare anche perché c'è poco da sfottersi da soli). Poooi le camminate, le partite a briscola e a piripicchio in tremila, il minigolf (dove ho appurato di essere una sega), il bagno al lago che era così freddo che ho scampato per miracolo una polmonite, il pub dove quei due "ma secondo te parlano svizzero o italiano??" "boh non si capisce niente!" "......MILANESEEEE!", i caaaani, le conversazioni con gli sfitzeri che zanno parlfare in ittaliano, la cioccolatagli amici, i canti, IL FREDDO (cazzo, sì), i camerieri fiQui e impediti, l'aria di montagna e la felicità di sapersi tutti insieme. Tornata a Roma ieri sera ho rischiato la morte per asfissia causa caldo e puzza di smog cittadino (entrambi fattori a cui avevo perso l'abitudine e che non mi mancavano affatto). Insomma, le 8+8 ore di macchina andata-ritorno son valse a qualcosa.. ;D 
  

domenica 30 agosto 2009

Back from St.Moritz folks!


Magnifica vacanza :DDD Non credevo di divertirmi tanto, e invece... Ho anche conosciuto parecchi ragazzi/e simpaticissimi che con molta probabilità rivedrò a s.lollo ogni sabato (quando mi va di andare, perché io ho la mia amata combriccola a cui volgio muoltuo biene <3 strong="strong">). Ah! Ho imparato a pattinare sul ghiaccio in maniera convincente (diciamo che non sono più ridicola e talvolta potrebbe sembrare che son bravina), peccato solo per la culata finale in cui ho battuto l'osso sacro e adesso per piegarmi pare che sono una veciarella coi reumatismi (c'erano molti altri esempi più efficaci ma eviterò di essere volgare anche perché c'è poco da sfottersi da soli). Poooi le camminate, le partite a briscola e a piripicchio in tremila, il minigolf (dove ho appurato di essere una sega), il bagno al lago che era così freddo che ho scampato per miracolo una polmonite, il pub dove quei due "ma secondo te parlano svizzero o italiano??" "boh non si capisce niente!" "......MILANESEEEE!", i caaaani, le conversazioni con gli sfitzeri che zanno parlfare in ittaliano, la cioccolatagli amici, i canti, IL FREDDO (cazzo, sì), i camerieri fiQui e impediti, l'aria di montagna e la felicità di sapersi tutti insieme. Tornata a Roma ieri sera ho rischiato la morte per asfissia causa caldo e puzza di smog cittadino (entrambi fattori a cui avevo perso l'abitudine e che non mi mancavano affatto). Insomma, le 8+8 ore di macchina andata-ritorno son valse a qualcosa.. ;D 
  

martedì 18 agosto 2009

Please, stay.

Bella sorpresa che ci ha fatto Fabio per il ferragosto. Lui, Stefano e un pirla che abita qui vicino si sono andati a schiantare contro un palo con la macchina. Un colpo di sonno, Stefano era stanco, erano le 3 di notte e quel coglione di cui non so il nome -ed è un bene per lui- aveva insistito fino alla nausea per farlo guidare lo stesso. Ed ecco cosa è successo: Stefano si è rotto il naso ma in confronto a quello che è successo a Fabio è nulla: emorragia al fegato, ematoma polmonare, lesioni interne, perdita della milza e sangue nei polmoni e in un sacchetto sotto al cuore. E' in prognosi riservata e in coma farmacologico, in sala rianimazione, ed è stato operato per la terza volta ieri, quando finalmente abbiamo visto un barlume di speranza anche sul volto dei chirurghi. In questi giorni mi sembra di vivere in uno stato di ovattato torpore, come svuotata, intorpidita da un senso di spossatezza che non se ne va. E' uno dei miei migliori amici da tre lunghi anni ormai, gli voglio un bene dell'anima. Da quando ho ricevuto quella maledetta telefonata mi sembra che il mondo intero si sia fermato, in un silenzio carico di tensione, ad aspettare con me. Mi sono sorpresa impassibile in ospedale, e poi mi sono ritrovata a sciogliermi dalle lacrime per strada, da sola, a piangere in una maniera quasi isterica. Abbraccio i genitori per cercare di dare un po' di forza a una madre e un padre distrutti, ma io di forza adesso credo di averne ben poca da donare agli altri. Eppure ieri l'operazione è andata bene, finalmente l'emorragia si è fermata, e questo è il primo passo, dicono. E le 72 ore critiche sono passate. Fabio è vivo per miracolo, però è ancora vivo. Ti prego, ti prego Fabio, quel briciolo di forza che mi rimane dentro te lo mando tutto, ma ti prego, devi farcela. Non finirà così, i 18 anni sono un inizio, non una fine; tornerai presto a sorridere e daremo una grande festa e tu ci regalerai di nuovo quel sorriso a cui non posso ripensare adesso perché mi si stringe il cuore, e io ti spappolerò tra le mie braccia e non ti lascerò andare più. Sei forte, continua a combattere per tutte queste persone che ti vogliono bene. Resta con noi,resta.

Please, stay.

Bella sorpresa che ci ha fatto Fabio per il ferragosto. Lui, Stefano e un pirla che abita qui vicino si sono andati a schiantare contro un palo con la macchina. Un colpo di sonno, Stefano era stanco, erano le 3 di notte e quel coglione di cui non so il nome -ed è un bene per lui- aveva insistito fino alla nausea per farlo guidare lo stesso. Ed ecco cosa è successo: Stefano si è rotto il naso ma in confronto a quello che è successo a Fabio è nulla: emorragia al fegato, ematoma polmonare, lesioni interne, perdita della milza e sangue nei polmoni e in un sacchetto sotto al cuore. E' in prognosi riservata e in coma farmacologico, in sala rianimazione, ed è stato operato per la terza volta ieri, quando finalmente abbiamo visto un barlume di speranza anche sul volto dei chirurghi. In questi giorni mi sembra di vivere in uno stato di ovattato torpore, come svuotata, intorpidita da un senso di spossatezza che non se ne va. E' uno dei miei migliori amici da tre lunghi anni ormai, gli voglio un bene dell'anima. Da quando ho ricevuto quella maledetta telefonata mi sembra che il mondo intero si sia fermato, in un silenzio carico di tensione, ad aspettare con me. Mi sono sorpresa impassibile in ospedale, e poi mi sono ritrovata a sciogliermi dalle lacrime per strada, da sola, a piangere in una maniera quasi isterica. Abbraccio i genitori per cercare di dare un po' di forza a una madre e un padre distrutti, ma io di forza adesso credo di averne ben poca da donare agli altri. Eppure ieri l'operazione è andata bene, finalmente l'emorragia si è fermata, e questo è il primo passo, dicono. E le 72 ore critiche sono passate. Fabio è vivo per miracolo, però è ancora vivo. Ti prego, ti prego Fabio, quel briciolo di forza che mi rimane dentro te lo mando tutto, ma ti prego, devi farcela. Non finirà così, i 18 anni sono un inizio, non una fine; tornerai presto a sorridere e daremo una grande festa e tu ci regalerai di nuovo quel sorriso a cui non posso ripensare adesso perché mi si stringe il cuore, e io ti spappolerò tra le mie braccia e non ti lascerò andare più. Sei forte, continua a combattere per tutte queste persone che ti vogliono bene. Resta con noi,resta.

lunedì 10 agosto 2009

Friends will be friends


Questo mese è iniziato bene e sta proseguendo meglio, e tutto grazie a loro. Bisogna affrontare la realtà: la vecchia comitiva si sta sfaldando ormai da parecchi mesi (non siamo più ragazzini quattordicenni con un cervello adolescenziale stampato in serie come qualche anno fa) e ognuno sta prendendo la sua strada. Come è normale e giusto che sia, per alcuni queste strade rimangono unite, per altri è tempo di salutarsi. Adesso io mi trovo davvero bene con Biola, Apsi, Valeria, Diva e Bobò (le ultime tre ora sono partite) e ho conosciuto gli amici di Veronica (Emanuele e Andrè) e siamo entrate nel giro dei loro amici (Valentina e Raffaele, Shek, Lorenzo "Joe" etc.). Sono fantastici, davvero eccezionali. E con Scimmi e qualcun altro motorizzato praticamente stiamo in giro per Roma fino all'alba. Come per l'appunto oggi. I miei torneranno oggi pomeriggio dalla montagna ma spero con tutto il cuore che mi permettano di restare qui in città per ferragosto: Biola ha casa libera e ci divertiremmo come matti. Quelle due sceme di Biola e Apsi sono dillà sbracate sul letto a ronfare, poverelle. (Anche io mi ero addormentata ma poi mi sono svegliata e ho iniziato a ridere come una spastica -facendole preoccupare seriamente- gridando "il salmone! il salmoooone!!!" finché non mi sono venute le lacrime agli occhi per il gran ridere. Ma questa è un'altra storia e non potete capire). Sarebbe pure ora di farsela sta benedetta pennichella dopo ininterrotti giorni di cazzeggio e tutta vita no-stop, ma io dovevo aggiornare, dovevo scrivere di quanto sono felice. Lo so, lo so, la felicità è un attimo. Ho imparato ormai da parecchio che non è uno stato d'animo, ma è sempre provvisoria, di transito: uh guarda! un giorno si parcheggia da noi e poi puff! il giorno dopo se n'è andata, e non sappiamo quando tornerà a farci visita. Ma è proprio per questo che non solo non va inseguita, ma quando arriva -carpe diem!- va assaporata e apprezzata in tutta la sua genuina e meravigliosa semplicità, va colta e portata al cuore. E allora improvvisamente, senza sapere nè come nè perché, ti ritrovi a sorridere su un davanzale, mentre il primo chiarore del giorno si affaccia alla tua finestra, due amiche dormono stremate ma serene non lontano da te e gli altri nuovi amici ti aspettano in serata per fare tutti insieme un bagno di mezzanotte sotto le stelle, che mai come in quest'estate sono sembrate così brillanti lassù.

Friends will be friends


Questo mese è iniziato bene e sta proseguendo meglio, e tutto grazie a loro. Bisogna affrontare la realtà: la vecchia comitiva si sta sfaldando ormai da parecchi mesi (non siamo più ragazzini quattordicenni con un cervello adolescenziale stampato in serie come qualche anno fa) e ognuno sta prendendo la sua strada. Come è normale e giusto che sia, per alcuni queste strade rimangono unite, per altri è tempo di salutarsi. Adesso io mi trovo davvero bene con Biola, Apsi, Valeria, Diva e Bobò (le ultime tre ora sono partite) e ho conosciuto gli amici di Veronica (Emanuele e Andrè) e siamo entrate nel giro dei loro amici (Valentina e Raffaele, Shek, Lorenzo "Joe" etc.). Sono fantastici, davvero eccezionali. E con Scimmi e qualcun altro motorizzato praticamente stiamo in giro per Roma fino all'alba. Come per l'appunto oggi. I miei torneranno oggi pomeriggio dalla montagna ma spero con tutto il cuore che mi permettano di restare qui in città per ferragosto: Biola ha casa libera e ci divertiremmo come matti. Quelle due sceme di Biola e Apsi sono dillà sbracate sul letto a ronfare, poverelle. (Anche io mi ero addormentata ma poi mi sono svegliata e ho iniziato a ridere come una spastica -facendole preoccupare seriamente- gridando "il salmone! il salmoooone!!!" finché non mi sono venute le lacrime agli occhi per il gran ridere. Ma questa è un'altra storia e non potete capire). Sarebbe pure ora di farsela sta benedetta pennichella dopo ininterrotti giorni di cazzeggio e tutta vita no-stop, ma io dovevo aggiornare, dovevo scrivere di quanto sono felice. Lo so, lo so, la felicità è un attimo. Ho imparato ormai da parecchio che non è uno stato d'animo, ma è sempre provvisoria, di transito: uh guarda! un giorno si parcheggia da noi e poi puff! il giorno dopo se n'è andata, e non sappiamo quando tornerà a farci visita. Ma è proprio per questo che non solo non va inseguita, ma quando arriva -carpe diem!- va assaporata e apprezzata in tutta la sua genuina e meravigliosa semplicità, va colta e portata al cuore. E allora improvvisamente, senza sapere nè come nè perché, ti ritrovi a sorridere su un davanzale, mentre il primo chiarore del giorno si affaccia alla tua finestra, due amiche dormono stremate ma serene non lontano da te e gli altri nuovi amici ti aspettano in serata per fare tutti insieme un bagno di mezzanotte sotto le stelle, che mai come in quest'estate sono sembrate così brillanti lassù.

giovedì 6 agosto 2009

Tre sceme on the road

«..è il segno di un'estate che
vorrei potesse non finire mai..»

Tre sceme on the road

«..è il segno di un'estate che
vorrei potesse non finire mai..»

martedì 4 agosto 2009

Mi hai fatto ridere nel bicchiere! (cit.)


Tornata! tadàààn. Ieri notte ho dormito da mia cugina e abbiamo letteralmente pianto dalle risate vedendo le puntate di Sensualità a Corte, specialmente quella di "saccundì, saccundà, saccundì saccundà!" "..JeanClaude, COSA CAZZO STAI CANTANDO?!" e l'ultima quando Madre è su Scherzi a Parte ("Ma allora non dimostro sediciuanni?" "No!" "..non indosso la 28??" "Nooo, la 84 come sempre!" "..e lui non mi vuol portare nella tenda?" "..ma manco per la cippa!").
Poi tudèi mi è venuta a trovare Valeria che non vedevo dai secoli dei secoli *___* E nel pomeriggio io e Marvi abbiamo visto due bei filmozzi freschi di Blockbuster, dal quale il mio angelo custode (sempre lei) ha portato anche una scatola piena di caramelle e chewin-gums colorate e zuccherose. Infatti ora che se ne è appena andata dopo essercele finite tutte mi sarà venuto come minimo il diabete, e il glucosio in circolo nelle mie vene soppiantando globuli rossi e bianchi ha portato il carnevale e mi fa essere assai iperattiva. Quiiindi adesso non avendo sonno manco per la cippa andrò a leggere "Il discepolo", adios!



Mi hai fatto ridere nel bicchiere! (cit.)


Tornata! tadàààn. Ieri notte ho dormito da mia cugina e abbiamo letteralmente pianto dalle risate vedendo le puntate di Sensualità a Corte, specialmente quella di "saccundì, saccundà, saccundì saccundà!" "..JeanClaude, COSA CAZZO STAI CANTANDO?!" e l'ultima quando Madre è su Scherzi a Parte ("Ma allora non dimostro sediciuanni?" "No!" "..non indosso la 28??" "Nooo, la 84 come sempre!" "..e lui non mi vuol portare nella tenda?" "..ma manco per la cippa!").
Poi tudèi mi è venuta a trovare Valeria che non vedevo dai secoli dei secoli *___* E nel pomeriggio io e Marvi abbiamo visto due bei filmozzi freschi di Blockbuster, dal quale il mio angelo custode (sempre lei) ha portato anche una scatola piena di caramelle e chewin-gums colorate e zuccherose. Infatti ora che se ne è appena andata dopo essercele finite tutte mi sarà venuto come minimo il diabete, e il glucosio in circolo nelle mie vene soppiantando globuli rossi e bianchi ha portato il carnevale e mi fa essere assai iperattiva. Quiiindi adesso non avendo sonno manco per la cippa andrò a leggere "Il discepolo", adios!



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