martedì 26 febbraio 2013

Italia mia, benché 'l parlar sia indarno.

Vorrei solo esprimere la mia estrema delusione e disgusto per i risultati delle votazioni e per il consolidarsi della triste e amara consapevolezza che questo paese fa schifo per colpa dei suoi abitanti. Luogo comune? Non credo. Dettò ciò, sono sempre più motivata a laurearmi in fretta e fuggire. Su questo discorso chiudo subito la parentesi perché se no mi sale il veleno e non ne ho voglia.

La nota positiva che invece non avevo ancora annunciato è che dichiaro ufficialmente e felicemente chiusa questa sessione di esami portando a casa 2 esami su 2 con un 29 e un 30. Le lezioni ricominciano il 4 marzo. Ancora qualche giorno di respiro.

Mi manca Marvi ,anche se per fortuna la sento spesso; a dir la verità mi manca anche il gruppo, siccome ultimamente esco poco... non è che non li voglia vedere, anzi, è che si fanno sempre le stesse identiche cose, si va sempre negli stessi posti, la gente dopo i primi 30 minuti di chiacchiere si mette a giocare al cellulare al pub... lo trovo molto triste. Forse non è vero che non c'è più affiatamento, perché so che non è così, ma sicuramente non c'è voglia di divertirsi insieme, o almeno io non la vedo. Migliori amiche dovrebbero essere persone che ti telefonano e vi mettete a chiacchierare per un'ora, che quando stai giù te le trovi sotto casa, che hanno dei contatti frequenti e continui anche per dirsi cazzate, per migliorarti un po' l'umore e tu migliorare il loro, per fare i pigiama party insieme (perché sì, si fanno anche a 20 anni), per fare i pomeriggi di biscotti e film, per stare insieme. E invece sento tutto così statico e abitudinario, ci vediamo il sabato sera, a volte la domenica sera, e basta. Nella settimana qualche parola su facebook. Sarà anche il periodo, sarà che da settembre ho avuto davvero un anno di merda e di paranoie sul fisico e di problemi miei spesso causati dagli sbalzi ormonali dovuti all'assenza di ciclo e poi la mia migliore amica in ospedale, ma avrei voluto sentirle più vicine. Più interessate. Più partecipi. Poi si sa, io sono il lupo solitario che quando sta male interiormente sparisce dalla circolazione... ma proprio perché si sa, forse mi aspettavo di più. Ma io sono fatta così, forse male, anzi sicuramente, ma non ci riesco a dire a una persona "ho bisogno di te". Proprio non ci riesco.

Ma ora cercherò di essere più presente, agli altri e a me stessa. Non ci sto a lasciare che il corso delle cose (e un qual certo accanimento del destino su di me) riesca sempre a buttarmi giù.

domenica 24 febbraio 2013

Saggezza popolare


"..e insomma lui mi fa, con tono aristocratico: sai, mi sono lussato il coccige... eh, ma dì che te sei fatto 'n livido ar culo! o no?"

amichetto di sorella, anni 11.

lunedì 18 febbraio 2013

Happiness is a warm gun, mama (BANG BANG SHOOT SHOOT)

Coming soon: B A R C E L O N A !  B-)
Ebbene sì, io e l'uomo (incrociando dita e facendo corna) dal 5 al 9 aprile saremo in quel di Spagna, a goderci una meritata vacanza di pasqua allungata sotto l'ispanico sole (sempre incrociando e scongiurando) di una primavera nascente. Grazie RyanAir, grazie voli low-cost scoperti a caso e prenotati in un impeto di follia. Grazie.

In compenso ho un esame tra due giorni e non riesco a ripetere nulla, non ne ho voglia, la materia fa schifo, guardo le mie 7 pagine battute al pc in times new roman 10 senza margini e spaziature che riassumono un tomo di 400 pagine e penso che se mando tutto a prostitute dopo essermi fatta il culo solo perché ora non mi va di fare quest'ultimo sforzo, sono una cogliona completa e totale e merito di essere insultata e picchiata da familiari, amici, animali domestici e - naturalmente - da voi.

Datemi la forza, datemi la concentrazione, datemi la voglia. Soprattutto la voglia. Perché le principali voglie che ho in questi ultimi giorni renderebbero a Dante molto ardua la scelta del girone in cui piazzarmi, se tra i golosi o i lussuriosi. Forse ne dovrebbe creare uno apposta per me, i lussugolosi, ma poi mi sentirei troppo importante e rischia che ci deve aggiungere pure la superbia e insomma, quel poretto mi diventa scemo.

Poi insomma l'universo ci si mette davvero d'impegno a remarmi contro: le feste coi parenti a casa mia, il singhiozzo quando infine inizio a ripetere, gli scazzi miei e altrui... no okay forse queste sono solo giustificazioni. Mi scoppia la testa, e mi è tornato il singhiozzo. Have mercy.

In caso di prematura scomparsa della sottoscritta, lascio tutti i miei averi (un porcellino d'india grasso e 3euro) ai miei più affezionati lettori. E ora scannatevi per quei 3 euro, pulciari.

 xoxo 

PS: andate a vedere Les Misérables. E non è un consiglio, è un ordine.


mercoledì 13 febbraio 2013

I'm so heavy

Certe cose sono troppo private perfino per scriverle qui. Soprattutto quando non riguardano prettamente me e sono davvero davvero brutte. Soprattutto quando ci si è già passati una volta e ci si è considerati miracolati. Soprattutto quando accompagni la tua migliore amica a tagliarsi i capelli e tingerseli di blu e le dici che è bella e lei prima ride e poi piange. E tu muori dentro e lotti per non abbracciarla perché sai che se lo fai piangerai anche tu, e invece no, non puoi permettertelo, tu devi essere forte. Avevo scritto un post pieno di insulti e sfoghi e rabbia e "non è giusto". Ve lo risparmio, anche quello è una cosa mia, più precisamente il secondo stadio di elaborazione del trauma, a detta degli psichiatri. Sono solo stanca, di tante cose mie e ora di questo; vorrei che tutto si risolvesse per magia, per una volta, nel modo che scelgo io. Senza sofferenza, senza ansia, senza paura. Ma la vita non è un film, no? Possiamo solo aspettare, e sperare, e stare a vedere. E nell'attesa sentircisi sgretolare il cuore in tanti pezzettini che si sbriciolano dappertutto e provare a riacchiapparli e stringerseli di nuovo nel petto, ma nelle braccia tutti non ci stanno, e qualcuno a terra ci casca.

Mi sfogo in piscina, e quando ancora non basta, facendo la stronza. In fondo, dopo vent'anni di arretrato, oserei quasi dire che sia un mio legittimo diritto. E vi dirò, mi riesce anche piuttosto bene.

martedì 5 febbraio 2013

Ho scaricato l'app di blogger per il cellulare: tremate.

Ad memorandum: nel quartiere universitario la mattina non si trova parcheggio manco se ti prostituisci. Il ciclo o mi viene dopo settordici anni o mi viene due volte in un mese. Tipo come oggi. Aspettato come un ladro nella notte. Che ti riduci a metterti l'assorbente in macchina in un parcheggio pregando che nessuno ti stupri. Se cercate un posto dove infarcirvi le orecchie di luoghi comuni fascistoidi-conservatori, andate al municipio. Non verrete delusi dallo stereotipo generazionale. E se siete particolarmente fortunati proteste addirittura imbattervi in strani esemplari di umano anziano femmina con leggins e un paio di Ugg boots ai piedi. Spero che a sessant'anni suonati io avrò il buonsenso di accettare con buona pace il mio decadimento biologico.

Ieri: non vedo l'ora di ricominciare nuoto domani! finalmente, ho proprio voglia di nuotare! e poi c'è pure Clarissa..
Oggi:  ciclo.
Oggi: sms: "ohi sono clari, io oggi non vengo a nuoto"

..... ma dio pinguino!

lunedì 4 febbraio 2013

R.I.P.

Oggi l'ortodontista ha decretato così, con la stessa leggerezza con cui si annuncia che ci si va a fare un caffè, che si ripigliava allegramente il mio apparecchio mobile notturno. Per sempre.

- Questo dallo a me
- Lo va a pulire?
- Non serve
- Lo stringe?
- Non serve
- Non serve che lo stringe?
- No no, non serve più
- ....Ah.
- Eh sì
- Ma...
- Ma cosa?
- E se...
- Se cosa?
- E se mi si ristorcono i denti?
- Beh ormai hai vent'anni, non dovrebbero più ballonzolare in giro
- E se lo fanno lo stesso?
- Mi chiami
- E se....
- Tre mesi
- Tra tre mesi lo rimetto?
- No, tra tre mesi ci vediamo. Vai che sei grande ormai!

No. Non mi sta bene. Io quell'accrocco lo porto da anni, da anni di anni, da lustri di lustri, io, portando quell'arnese ogni notte, ho iniziato a mettermi i reggiseni rigidi, ho dato il primo bacio a stampo, e poi quello con la lingua, e poi anche tutto il resto, e ho mangiato vagonate di nutella -togliendolo appositamente e lasciando che assistesse dal comodino- quelle (tante) notti passate a struggermi per idilli amorosi, e a cercare di ripeterci per le interrogazioni sputazzando e parlando come un ibrido tra Jovanotti e Duffy Duck, e sono andata a recuperarlo in altre regioni quando me lo scordavo l'estate, e quando ho perso la verginità e ho decretato che non lo avrei mai mai mai messo dormendo con un ragazzo neanche sotto tortura, e quando poi ho detto al diavolo e me lo sono messa lo stesso, e.... e....

Insomma, è il mio compagno di una vita, non si può semplicemente dirgli che non serve più! Abbiamo combattuto insieme tante battaglie, mi ha fatto sbavare su innumerevoli cuscini, mi ha assistito nei sogni belli e in quelli brutti e in quelli erotici.... Con che cuore posso guardarlo in faccia - okay non ha una faccia - con che cuore posso guardarlo negli incastri di plastichetta e metallo e dirgli: no no, non servi più?

Non si abbandona così un compagno di vita! Non si fa!

Mica lo dico per me, è per lui.... magari la notte gli mancherò.... che ne può sapere un dentista dei sentimenti di un apparecchio, lui te lo piazza in bocca e poi sei tu che ci vivi, mica lui! Che poi, mica è uno qualunque, è il mio apparecchio...

IL MONDO ESTERNO E' MALVAGIO, CI SONO LADRI, STUPRATORI, POLITICI, TRUZZI....! IO HO BISOGNO DEL MIO APPARECCHIO NOTTURNO!
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