sabato 29 dicembre 2012

Caro duemilatredici

Caro Duemilatredici, a te che non sei minacciato da apocalittici vaticini di estinte popolazioni centroamericane (burlone), io chiedo solo due cose: salute fisica e mentale. Che poi se vogliamo sono una cosa sola. Quindi vedi un po' che devi fa'. Cordialmente.

PS già che ci siamo, potresti donarmi un ciclo regolare come cristo comanda?

PPS forse chiedo troppo, ma se ti rimane un po' di tempo fai stirare il vecchio nano pazzo, te ne prego.

giovedì 20 dicembre 2012

Il Francese per amico, ma non per vicino, se tu puoi. (cit.)

Bonjour tout le monde! Ho mezzora per scrivere, finalmente.

  • Il ciclo mi prende così tanto per il sedere che mi è venuto appena sono arrivata in Francia (..!).
  • Poi... che dire. E' faticoso gente. Non ho un attimo per me, non ho privacy, non ho "stasera ceno per conto mio in camera e me ne sto un po' da sola"... non ho. Devo pensare a lei spesso e volentieri tutto il giorno, siccome i suoi sono via anche per intere giornate (notte compresa), farla mangiare, vestire, lavare, fare i compiti, portarla in giro, farla divertire, portarla e riprenderla a/da scuola quattro volte al giorno, portarla a danza, a karate, portare a spasso il cane più volte al giorno, spicciare, lavare i piatti ecc ecc. Cioè è un lavoro a tempo pieno, non ho un momento per rilassarmi, figuriamoci per studiare. 
  • I genitori sono davvero delle belle persone e di questo almeno sono fortunata: sono simpatici, gentili, mi trattano bene; e poi non sono affatto noiosi o seriosi, sono delle persone alla mano a cui piace scherzare, tra loro e con me.
  • La ragazzina è SATANA. E non sto scherzando. E' iperattiva, capricciosa, cocciuta, manipolatrice, ricattatrice; mi esaspera, si impunta, si butta per terra e non si muove più, piange, urla, dà i calci alle porte; non dà mai retta, si incaponisce per niente, non mi lascia nemmeno fare pipì da sola o rispondere ai messaggi sul telefono (devo fare la cacca con lei davanti che mi parla e spogliarmi e lavarmi con lei che mi tocca le tette). Il primo giorno ero disperata, poi mi sono detta "che cazzo claudia, sai bene come farti rispettare". E così è stato. Carota e bastone. Un po' mi ha anche aiutato l'iniziare a sciogliermi nel parlare e nel capire il francese. Ora continua a fare tutte le cose precedentemente elencate, ma perlomeno mi adora e se la minaccio di ripartire per l'Italia le prendono le crisi isteriche; mi imita in tutto, vuole fare tutto ciò che faccio io, vestirsi come mi vesto io, mangiare quello che mangio io, lavarci i denti e mettere il pigiama insieme, fare le videochiamate su skype con l'Omo (?!), canta tutte le canzoni che le ho fatto sentire eccetera. Ma con lei, non vuol dire niente. Ti tortura a prescindere. Da domani finisce la scuola e io mi ammazzo ufficialmente. Oppure mi ammazza prima lei.
  • Il posto è adorabile e i luoghi vicini magnifici. Vorrei solo avere del tempo per vederli.
  • Il vino è divino, e il cibo pure...la mamma cucina assai bene. Non ci si fa mai mancare neanche cioccolatini, dolcetti, caramelle.... diventerò obesa. Ma felice.
  • Il caffè è la stessa identica brodaglia di Dublino, ma ormai ci ho fatto l'abitudine e quando è l'unica cosa che hai la mattina, il caffè americano diventa una droga. Sono arrivata a un punto di assuefazione tale che ormai ne accarezzo l'idea già dalla sera prima, quando vado a dormire. E' grave.
  • Le baguette sono tanto buone e morbide quanto probabilmente infestate di germi e portatrici di peste e tubercolosi, siccome qui la gente le compra senza sacchetto e le porta in mano ovunque appoggiandole dove capita (nei cappotti, in macchina, sulle panchine, accanto al cane...).
Sì insomma, se crepo sapete perché.


giovedì 13 dicembre 2012

Bonjour finesse! cazzi e mazzi in compagnia per un natale pien d'allegria

Esonero di francese fatto, mi è sembrato facile...crossing fingers.
In compenso per arrivare in tempo in facoltà è stato il delirio puro: la metro stamattina (all'alba, che vi giuro il cielo era NERO notte ancora e faceva un cazzo di freddo e i vetri della macchina erano ghiacciati e per sghiacciarli ho perso la mobilità delle mani per una mezzora) era ferma (tutta la linea guasta, evviva), ovviamente in concomitanza con lo sciopero dei benzinai (mi pare giusto...morite tutti e muori Roma, stupida capitale inutile e disorganizzata!), ovviamente i taxi di tutta la città non erano reperibili (della serie manco se vuoi dilapidare i tuoi soldi riesci a trovare un modo), e ovviamente la mia macchina aveva poca benzina perché io avevo scoperto dello sciopero il giorno stesso. Disperate, io e Clarizza abbiamo tentato la sorte con la mia intramontabile compagna di disavventure: la panda. (Non ho scritto delle vicende verificatesi al ritorno dalla montagna.... riassumerò brevemente così: guasto motore autostrada macchina ferma carrattrezzi un sacco di soldi ore attesa officina sperduta abruzzo freddo nervi volevamo morire partiti mattina arrivati notte). Ecco, bene, posso affermare con cognizione di causa che se gli uomini c'hanno il braccio destro più muscoloso è perché -come è risaputo- si fanno le pippe, io invece ce l'ho più muscoloso perché ho passato tutta la maledettissima giornata a mettere la macchina in folle a ogni piè sospinto pregando che la riserva reggesse. Beh, almeno questa il buon dio pinguino me l'ha abbonata (grazie dio pinguino) (sì ho deciso, mi convertirò al Pinguinesimo).

Poi, che altro? Che adesso ho due giorni di tempo per pensare all'incubo degli incubi: la valigia. Voglio morire. Non ci entrerà una ceppa di niente, già lo so, già anzi mi ci figuro a farci sopra i soliti salti e le solite capriole disperatamente. Ma dimentichiamocene fino a domattina (NB sono le 02:23 di notte).

Poi, che altro altro? Ah sì. (ATTENZIONE: di seguito cazzi e mazzi riguardo cicli mestruali e vagine, se non siete interessati alla mia vagina -il che è comprensibile- saltate questo paragrafo. se non siete interessati alla vagina in generale allora vi do una notizia flash: siete gay). Ieri sono tornata dal ginecologo (che ormai mi mostra affetto quindi è palese che mi vuole bene e si è affezionato. o forse gli faccio pena... facciamo che mi vuole bene) e mi ha fatto la seconda ecografia (domanda retorica: c'è una porzione della mia iolanda - esterna o interna - che qualcuno non abbia ancora esplorato? lo so che è brutto a dirsi, ma probabilmente no. anzi ormai a forza di ginecologi e dottori ho perso del tutto il senso del pudore, roba che probabilmente se passa qualcuno a caso e mi fa "giù le mutandine" parto in automatico. tristesse - ..no il mio scopo primario comunque non è quello di attrarre maniaci pervertiti sul blog ma solo di lagnarmi come mio solito, quindi se pensate di riconoscervi nella succitata categoria potete cliccare la croce in alto a destra). (Fannes, cliccala). Ma che stavo dicendo? Dio santo ho la memoria di un pettirosso ubriaco. (di cosa si ubriacheranno i pettirossi?). Ah sì stavo parlando dell'ecografia. Ecco dopo essere stata guardata come un caso clinico in via di morte prematura dalle ennesime dottoresse addette ai macchinari alla spiegazione del gine: "non mestrua da più di quattro mesi", abbiamo fatto questa benedetta ecografia e la buona notizia è che, stando alle speranze che si sente fiducioso di infondermi lui, (che si rifanno allo spessore del mio utero, se ve lo state chiedendo), PARE che il ciclo sia previsto tra massimo due settimane. Ora, io non sono pratica di Totocalcio, ma se volete d'ora in poi ci inventiamo il TotociClo e ci scommettiamo pure qualcosina, che ne dite? Che poi col senso dell'umorismo di cui le mie rosse sono dotate (la prima volta mi vennero il Primo d'Aprile) rischia che si presentano il 24 a mezzanotte. The messiah. La cattiva notizia è la conferma a quello che si era ipotizzato: i continui ritardi, e il conseguente gonfiore e facilità a prendere peso quando non mi viene il ciclo sono causati dall'ovaio policistico. oh yeah! che culo! Ma mi mantengo positiva, pensando che quando finalmente il ciclo sarà di nuovo tra noi mortali tornerò magrissima e bellissima e il mio metabolismo sarà di nuovo normale. E che quando prenderò la pillola finalmente la mia esistenza sarà serena e non in balia degli stupidi ormoni sconquassati con annessi sbalzi d'umore. (questa sorta di ping-pong non è comunque piacevole, se mi stai sentendo, signor dio pinguino). La cosa che mi rompe è che in questi periodi per arginare i danni e non prendere peso non mangio quasi niente. Che è sempre meglio che mangiare e ingrassare. Però mi rompe, mi rompo io, e mi rode vedere la gente intorno a me che si abbuffa mentre io c'ho il mal di pancia fisso. Morite male, maledette persone sproblemate!

Io e Nel abbiamo visto Pattie Boyd all'auditorium che raccontava della sua vita a fianco a George Harrison e ai Beatles (e poi a Clapton) pappappero; e poi sono venuti gli Afterhours e hanno suonato delle cover degli scarafaggi e cazzocetriolo se mi sono piaciute. Ma vabè che io li adoro si sa da lungo tempo. E' stata proprio una bella serata, e quando Pattie narrava e ci faceva vedere scatti inediti e simili mi sono addirittura emozionata. Quella maledetta. Nella mia vita futura vivrò la mia adolescenza hippie nel pieno dei Sixties e non sarò semplicemente una groupie, oh no: sarò LA groupie. Vale a dire che mi sposerò un Beatle e vivrò nella fama, nella ricchezza, e nell'amore per il resto della mia placida e sculata esistenza mentre il mio consorte mi allieterà dedicandomi, suonandomelo così su due piedi nella nostra cucina, qualche pezzo da nulla che in fondo che vuoi che sia è solo passato alla storia come una delle mie canzoni preferite (e, ma solo secondariamente, come una delle più belle canzoni d'amore di sempre).

Quest'anno il Natale mi piace, come due anni fa; è assodato che io abbia un atteggiamento positivo/negativo ad andamento alternato verso questa festività. Beh, per mia (e vostra) buona pace, questo è l'anno giusto. Ho fatto i biscotti natalizi e sono venuti deliziosi e poi mi drogo quotidianamente di caffè: lungo, corto, macchiato, amaro, dolce, normale, al ginseng, all'orzo, alla cocaina, al risciacquo dei piatti... insomma, basta che è caffè, che è buono, e che è bollente (così mi fa pure fare la cacca).

Mado' ma che è questo gusto dell'orrido che c'ho oggi verso l'esternamento indecente di tutti i miei processi fisici e fisiologici? non sta bene clo. non si addice a una signora. Forse è l'inizio di un processo di  (ulteriore) degrado psicologico.... WATCH OUT.
(La verità è che volevo dare fondo a ogni possibile argomento per svuotarmi la mente perché davvero è satura di informazioni in questi giorni e rischia di scoppiare! ma anche perché dai prossimi post sarò sicuramente monocentricamente francia-tematica. A proposito.... MENO DUE!!).
Christmas cookies, the making of
Perla del giorno: dovevamo trovare una parola italiana che potesse tradurre l'inglese facepalm. Un amico ha dato vita a quella che si appresta a divenire la grande campagna italiana di promozione linguistica dello SCHIAFFACCIARSI. Come to the insane side you people, we have geniuses.

mercoledì 5 dicembre 2012

HELP! (i need somebody, help!, not just anybody..)

Devo fare mille cose e non riesco a farne neanche mezza perché sono in perenne modalità pre-partenza e c'ho sempre in testa la Francia e la famiglia francese e poi mi fa sempre male la pancia e non vado al bagno e quindi non mi va di andare in università e c'ho sempre sonno e non riesco a fare cose utili ma neanche cose inutili non riesco proprio a fare nulla ma solo a dirmi "ehi! sono piena di cose da fare!" e poi devo comprare un regalino alla bimba per quando arrivo ma pure uno per Natale perché ti pare che il 24 a mezzanotte non le faccio un pacchettino da scartare e allora poi penso anche che babbo natale se mi vuoi un po' di bene fammi tornare questo cazzo di ciclo non lo so insomma fai qualcosa che quest'anno mi sembra che sono stata pure troppo buona e no non mi sto lamentando ci mancherebbe anzi finalmente io e l'uomo facciamo tanto sesso e siamo tanto felici epperò se avessi il ciclo sarebbe apprezzabile ecco grazie quindi in una parola AIUTO.

PS però il tempo per fare foto stupide e trash non manca mai ma se non siete nuovi di qui lo sapete bene

lunedì 3 dicembre 2012

Et voila, moi je vais vivre un peu en France..

Vado in Francia: così è se vi pare. No, non sono pazza, o forse sì, anzi, sicuramente sì. Nel giro di tre giorni ho deciso le mie sorti per il prossimo mese (ormai già iniziato) di dicembre e parte di gennaio, così, in un colpo di testa. Vado a fare la jeune fille au pair (la ragazza alla pari) per un mesetto in quel di Provenza, in una cittadina chiamata Lodève che si trova vicino a Montpellier e Marsiglia. Per migliorare e praticare la lingua, of course (e non per quella miseria che vengo pagata, che basta a malapena a coprire le spese del viaggio). La famiglia che ho trovato sembra adorabile, sono mamma, papà, bambina e cagnolina. Io mi dovrò prendere cura della piccola Malenà (che è la penultima dell'elenco, e non il quadrupede, nda). 7 anni e una vocetta francese e adorabile. Avevo il terrore fosse un mostro e invece mi è bastato parlarle qualche minuto al telefono per innamorarmi follemente di lei.... anche se è presto per parlare, ovviamente. Epperò già la amo. E lei mi manda tanti baci. E dice che devo assolutamente conoscere il cane. "Ti piacciono gli animali Clodià?" Maccerto piccina certo. "Sei contenta che vengo lì da te, Malenà?" "Sono tanto contenta, sì!" e poi io le ho detto ciao ciao in italiano e lei mi ha risposto tutta carina "àbbientot...chaocchao"). I genitori lavorano come burattinai e marionettisti - ma che figata di lavoro eh? - e a quanto pare sotto Natale hanno ritmi serrati; la cosa ganza è che per le loro tourné andremo anche una settimana a Marsiglia (in hotel) e qualche giorno a Parigi..... Paris, finalmente ci rivediamo! Sogno o son desta? Inutile dire che prima di accettare mi era preso un vero e proprio attacco di strizza: e se sono terribili? e se io non capisco una parola di francese e non riesco a parlare? e se sono impedita? e se la bambina mi odia? e se mi rapiscono e mi fanno a pezzettini e mi mettono in un congelatore francese? e se, peggio del peggio, mi fanno mangiare le lumache? (okay sto scherzando).
Ma averli sentiti per telefono ha ridotto notevolmente lo spauracchio. Nonostante questo ho finito la telefonata che avevo dei tremori per tutto il corpo così forti che l'ultimo stadio del Parkinson mi faceva un baffo, e a momenti non riuscivo manco a pigiare il bottoncino rosso per agganciare. Sono eccitata e vivo la cosa alternativamente con i miei tipici approcci da persona bipolare quale sono. (Mannaggia a quando sono nata Gemelli mannaggia). Inutile dire che la decisione del "sì" l'ho presa nel picco della mia fase UP e che il panico totale ce l'ho nei fondali delle mie fasi DOWN. Ma sono contenta.

Superfluo anche dire che all'uomo gli è preso un mezzo infarto. Ma pure a me. Ma pure a tutti. (!) Tranne a mia madre, che è imperturbabilmente serena. (Se si pensa che siccome per le feste non sto in Italia io non mi aspetti i regali si sbaglia di grosso, ahah!). Mi mancheranno tutti e tutto e anzi mi mancano già. E se mi portassi Nel in valigia? Ultimamente lo cerco anche più del solito. Vabbè, pare che parto per la Lapponia per andare a unirmi al popolo di Babbo Natale, Rudolph e i folletti per non tornare mai più! Datti un contegno donna! Ma è tardi, e io sto parlando da sola. Forse è meglio andare a dormire.

PS marco ha deciso di prolungare l'erasmus in quel di Lille anche al secondo semestre. un po' lo odio.
PPS manu, che quest'anno sta pisciando i corsi alla stragrande, è partito l'altro giorno per l'Australia. Ci passerà tutto dicembre, e sta pubblicando foto in costume da bagno sulle spiagge assolate. però non lo odio, a lui, perché ci siamo visti prima della sua partenza (e perché tanto non veniva in università manco stando a Roma, quindi lì o qui che vuoi che cambia, se non dieci ore di fuso orario?)
PPPS ci rendiamo conto che ora scatta l'allarme preparativi-per-partenza-e-valigia? no dico, ci stiamo rendendo conto? ...che ho tempo una settimanella e che tra pochi giorni c'ho pure un maledetto esonero di lingua franceseII? dal canto mio, mi sto chiudendo a studiare come una disperata, sia per l'esame sia per non dovermi ridurre a mimare alla famiglia francese (in tal caso, sicuramente al padre, è matematicamente provato) tampax e carta igienica.

Bon! c'est tout, pour le moment. Auguratemi buona fortuna, che è meglio.

mercoledì 21 novembre 2012

Vicious! you hit me with a flower / you do it every hour / oh baby, you're so vicious

Ho tagliato i capelli. Ho dovuto, perché mi sono infine decisa a farli ricrescere (questa causa-effetto ha più senso di quanto possa sembrare) e siccome da quest'estate era rimasto una specie di doppio taglio, e la frangia laterale era diventata uno spinacio penzolante, un livellamento generale era l'unica soluzione. Non so poi per quale ragione al mondo io abbia sentito un'improvvisa nostalgia per la frangetta para (vedete che i vecchi album di facebook sono il male?) e sull'onda di questo malsano sentimentalismo, cosciente del fatto che "ora o mai più", sono corsa dalla parrucchiera senza confidare a nessuno le mie intenzioni perché sapevo perfettamente che stavo andando  a fare una cazzata e che chiunque amico/conoscente/cane sano di mente mi avrebbe fatto desistere in ogni modo. Quando sono uscita di lì, la cazzata era evidente sia dentro la mia testa che sopra. E amen. Dal secondo lavaggio in poi però, col fatto che non mi pettino praticamente mai, il risultato del taglio è una via di mezzo tra "paggetto medievale", "attrice francese della Nouvelle Vague" e "lesbica impenitente". Tutto sommato non mi dispiace.

Andare in facoltà sta diventando una specie di disciplina olimpionica. Che vuol dire? Semplice, che io non pratico discipline olimpioniche.

La prospettiva di rimanere a casa intabarrata nelle coperte a fare incetta di classici cinematografici, musicali, letterari e quant'altro è fin troppo attraente. In appena un paio di giorni ho (ri)visto Amore e guerra di Woody Allen e 8 e 1/2 di Fellini (a seguire: Hiroshima mon amour), risvegliato la mia passione viscerale per Lou Reed, Smiths e Jefferson Airplane, scoperto nuovi gruppi niente male (tra cui The Coral e Gentle Giant) e spulciato libri in ordine sparso. Ma ora mi sto sforzando di fare la brava, giuro. In più, col fatto che quando non vado in università mi assale un tremendo senso di colpa, divorata dal succitato sono stata spinta a studiarmi in solitaria già buona parte del programma di svariate materie.

Domenica io e Marvi siamo state allo stand al freddo e al gelo per 12 ore consecutive.
Nota positiva: i takoyaki. (leggasi: polpette di polpo giapponesi fritte).
Nota negativa: abbiamo sfasciato il gazebo per cercare di smontarlo. Ma non era mio, quindi per me è una nota neutra.
Nota assurda: ora, ditemi voi, quante probabilità ci sono di incontrare (ed essere riconosciute e chiamate) una professoressa universitaria di lingua francese di 54 anni in un mercatino giapponese per adolescenti otaku incalliti? zero virgola zero? signore e signori, a quanto pare anche la matematica è un concetto relativo.

PS: io e l'uomo siamo tanto ma tanto scemi / e lui è tanto bellino quanto tontino / e questo weekend fuggiremo in quel d'Abruzzo e non voglio sentire ragioni. ecco. lov!


martedì 13 novembre 2012

Il mio endometrio non s'ha da sfaldare

Tornata da una giornata off dall'università per fare tremila giri di ritiri analisi e visite a destra e a manca tra ginecologi ed ematologi. Roba che ormai le mie ovaie le ha viste pure gesù cristo. Ma finalmente buone notizie (era pure ora, insomma). Da domani sono ufficialmente sotto narcotici per risvegliare il mio simpatico mestruo. Mi dovrò tipo imbottire di integratori, diuretici e altre robe ogni mattina e vediamo se ste stronze si degnano di tornare... Anyway, finalmente le mie analisi del sangue sono decenti, anzi che dico, proprio belline belline! Così belline come non le ho mai avute. Così belline che quasi me le appenderei in camera, ecco. Parola di anemica incallita. E quindi niente, ora continuate a pregare per me e se doveste imbattervi nelle mie rosse chiamate Chi l'ha visto. Offresi ricompensa. (Non lauta però, che ultimamente non c'ho una lira.)

Stasera seconda volta in piscina, già tutta un'altra cosa (anche se prima ero tanto ma tanto bravina e mi rendo conto di essere tornata una semi-schiappa. ma ci lavoreremo non temete). Mi rendo conto che mi mancava terribilmente perché mi sniffo la pelle in continuazione, so di cloro, sorrido e mi sento in pace con il mondo. Ahhh! Che poi che buffo, non ci avevo mai pensato ma il mio nome è dentro al suo: clo-ro. Tutto si spiega.

Un tipo in corsia è decisamente molesto verso di me. Però un po' mi fa ridere. Cioè, è un abbordaggio buffo. Tipo oggi alla fine mi stava venendo un crampetto e io molto discretamente lo stavo tirando e lui ha pensato di accorrere in stile Baywatch (questo è il campo del buon Fannes) e è rimasto lì a cercare di fare il salvatore fino a che non lo ho dovuto scacciare brutalmente e mi son fatta le ultime vasche col crampo pur di sfuggire alle sue opprimenti premure. Visti con occhio distaccato, i trentenni sono più ridicoli dei ragazzini.

Ah, oggi è il compleanno di Marco, che se ne sta ancora in quel di Lille a fare il tipico studente in Erasmus medio (leggasi: sporadiche maratone di studio matto e disperatissimo e al calar del sole bivacchi e gozzoviglie in allegra compagnia). La sua assenza in facoltà si sente. Torna presto, scimunito.

PS: io e Nel stiamo progettando un week-end di "fuga" in montagna da più di un mese, ma ci tocca sempre rimandare per una cosa o per l'altra. Anche questo che viene non si puote. Lui lunedì ha un esame (che gli stanno rimandando già da due settimane), e io domenica ho promesso di fare supporto morale a Marvi nel suo stand di manga al mercatino giapponese. In cambio mi nutrità gratis di sushi: non potevo rifiutare. Ce la faranno i nostri due eroini? Riusciranno a evadere dalle ansie della città e a godersi un caminetto indisturbati sul far della sera? (....con annessi e connessi...)? E ancora, la nostra beniamina vincerà l'eterna lotta contro i suoi ormoni rimbecilliti? Questo e altro, nella prossima puntata.
io e nel azzeccati precisi sputati (chi l'ha disegnato ci spia palesemente)

sabato 10 novembre 2012

Ricominciare nuoto dopo quattro anni che non si alza il sedere

Non muovo più niente. Gambe, braccia.. niente. Credo che morirò. Addio.

lunedì 5 novembre 2012

Cronache di otto sbandati in quel di Toscana

Siamo partiti giovedì con il meteo che prometteva alluvioni e barche di Noè più o meno fino alla fine dei nostri giorni, e invece fortunatamente la pioggia si è limitata solo al primo giorno e non è stata neanche poi sta gran cosa che i mass media propinano sempre più istericamente man mano che ci avviciniamo alla fine del calendario Maya. Insomma, otto eravamo alla partenza e in otto siamo tornati, sani, salvi, e no, senza dover sostituire caduti di guerra con qualche povero abitante toscano, quindi non ci possiamo proprio lamentare.

Giovedì siamo stati a Lucca (che ho scoperto di aver già visitato nientepopodimenoché alle elementari) in occasione del Lucca Comics e, già che c'eravamo, ci siamo girati la città. La sera, dopo la sistemazione a Pisa in due bungalow super-economici e il sacro momento del cibo (per me un calzone prosciutto e funghi niente male), siamo tornati a Lucca perché i boys si erano iscritti a una "entusiasmante" sessione di Sine Requie dal vivo (gioco da tavolo very nerd, lasciate ogni speranza o voi ch'entrate) che si sarebbe disputata per l'appunto al calar delle tenebre. Ah, quando dico "dal vivo" intendo dal vivo vivo. Cioè, il ritrovo era dentro una specie di cripta lucchese dove o si conservano i vini d'annata o si occultano cadaveri (o entrambe le cose volendo, nessuno ve lo vieta e i vini non testimonieranno contro di voi), e c'era questo gruppo di persone che fingevano di essere nobili toscani sopravvissuti a un'apocalisse zombie. Quando l'organizzatore ci ha spiegato la cosa ho seriamente dovuto pensare agli eventi più tristi della mia esistenza per evitare di scoppiargli a ridere in faccia, che magari sarebbe risultato poco carino. Che poi almeno mi aspettavo un po' d'azione, e invece questi parlavano, stavano in piedi, in gruppetti, e si parlavano con nonchalance di feudi e castelli e spade forgiate e io stavo lì con le ragazze e li osservavo con quel tanto di distacco scientifico che ti permette di comprendere che c'è una forte probabilità che tu sia circondato da una massa di squilibrati mentali. Però poi c'è stato un colpo di scena: urla, porte immaginarie che si aprono e che si chiudono e insomma sì, c'è pure scappato il morto. Pace all'anima immaginaria di quel derelitto.

Il giorno dopo ci siamo svegliati a Pisa che il 70% d'acqua di cui siamo fatti si era trasformato in acido lattico, ma nonostante questo ci siamo indirizzati di buonumore verso il centro pronti per il secondo giorno di esplorazione e per la seconda città da visitare. Ho amato Pisa. E' una città piccola, vecchia, pacifica, antica. Costruita lungo il corso dell'Arno, con i suoi vicoli, le sue piazzette, la sua storia. Deliziosa. Te la giri che è un piacere. Ho pranzato con un panino buttata sul prato di Piazza dei Miracoli, a tu per tu con il campanile stortignaccolo (sì insomma la torre che pende), la cattedrale, il battistero e il quarto coso rettangolare che non mi ricordavo cosa fosse per tutto il viaggio e wikipedia gentilmente mi informa che è il camposanto (wikipedia: farsi una cultura senza sforzo since 2001).

Ah, due giorni mi sono bastati e avanzati per innamorarmi follemente dell'accento toscano (o meglio ri-innamorarmi, perché è dal viaggio a Firenze con Marvi che lo amo). Poi torni a Roma, senti una parlata che è la grevità per antonomasia, e ti deprimi. (Ora sarò sommersa da insulti di internauti proud to be romani del tipo: MA CHE CAZZO STAI A DI' NOI C'AVEMO ER DIALETTO ER PIU' MEJO DER MONNO A COJONA MA CHIUDI STA CIAVATTA CHE NUN CAPISCI N'CAZZO ROMA CAPUT MUNDI ROMA CAPITALE EDDAJE EDDAJE AOH AOH).


sabato 3 novembre 2012

La classe n'est pas de l'eau

Domanda: da che ora in poi è considerato socialmente sconveniente rimanere in pigiama di sabato pomeriggio?
E se il pigiama in questione fosse giallo e arancione coi pois arcobaleno farebbe differenza?
E se avessi ancora su il rimmel del giorno prima?
E se abbinassi alla mise un paio di ciabatte celesti con stampe di gatti very vintage?
rispondano solo fess-on blogghe e/o critici d'alta moda, astenersi perditempo

xoxo

martedì 23 ottobre 2012

No ma io vi adoro

No comunque. Ci tengo a fare un saluto speciale alle persone che sono arrivate qui cercando:

  • lucy l'australopiteco
  • ragazza bionda di schiena in piscina
  • puppe al vento
  • sniffare amuchina gel fa male?
  • tette nude sulla sabbia
  • winnie the poo si arrabbia
  • (e, il mio preferito in assoluto,) vecchiette hippie

mercoledì 17 ottobre 2012

Li presento #2

Gli orari universitari quest'anno non lasciano tregua, e se ho intenzione di frequentare (la risposta è tanto scontata quanto illecita) mi devo rassegnare pacificamente all'idea che vivrò là dentro, e quando non esattamente lì... sulla metro.

La nuova prof di sight translation ita>engl pare la versione femminile di un qualsiasi cantante rock anni 70s/80s, con capelli cotonati, pantaloni attillati neri e giacchetta pseudometal su un corpo ormai in grama decadenza, e palesi segni di un'esistenza dedita alle droghe tra i solchi delle ragnatele rugose ai lati della faccia e intorno alla bocca troppo truccata. Perfetto ibrido tra una rockstar fallita e una ex wrestler dal passato glorioso. Porta il cognome di uno dei Beatles, è un'attempata supertosta, e ha uno spudorato accento americano. Insomma, l'apoteosi del trash. Credo di amarla.

Quest'anno a franceseII abbiamo una tipa che pare Yzma de Le follie dell'imperatore, sia fisicamente sia nelle movenze, è inquietante. Neanche mi ricordo quale sia il suo vero nome (o forse non l'ho mai saputo) perché il mio cervello la ha definitivamente e inequivocabilmente etichettata come Yzma, spero solo di non chiamarcela per sbaglio in un tete à tete ma so che con molta probabilità prima o poi ciò avverrà, anzi posso già affermare con un discreto margine di sicurezza che succederà il giorno dell'esame orale. Anche lei ha intessuto relazioni strette con le droghe, sebbene sia più tipa da pippare cocaina che non una ex eroinomane anfetaminara come si addice alla soprastante. Per forza, se no nessuno si riuscirebbe a spiegare come fa la mattina all'alba ad arrivare sobbalzando (è troppo alta e scheletrica per avere una qualche sorta di coordinazione motoria) con le sinapsi già in modalità turbo e il tono di voce squillante. La sua intonazione offre uno spettacolo assai raro: impennate vocali e tuffi e risalite e picchi che credevo impossibili da modulare per una sola persona. Insomma, noi tapini studenti arriviamo lì con i neuroni ancora in pigiama e pantofole che leggono il giornale in poltrona sorseggiando il caffellatte e lei, puntualmente, ce li sevizia con affabile brutalità.

Invece a cultura e società dei paesi di lingua inglese c'è questo tipo che io non ho capito dove va l'accento nel suo cognome e confidavo nelle sue presentazioni per scoprirlo, invece lui ha messo le slide con scritto prof. tale e tale e si è limitato a dire "io sono lui", quindi evito proprio di chiamarlo. Però chiunque lui sia nel giro di mezzora aveva già nominato Beatles, Who e Pink Floyd e sono quasi certa che il mio corpo avesse iniziato a mandargli segnali involontari del tipo "prendimi sono tua". Spero che la prima impressione non venga smentita nelle lezioni future o ci resterò molto male.

Bea, io, Clari: iuniversiti pipolz
io e manu

Per il resto: ordinari scleri con me stessa, ordinari scleri con A., pianterelli, sfoghi, morale basso. (bastava dire: PMS still. YO.)

PS: come starete notando sto iniziando a impostare il blog su base di palinsesti a "puntate", che ricorreranno nelle apposite rubriche (ad ora pervenute: teatrini familiari - LI presento - speak like you eat). Che significa? Eh no, mo mi chiedete troppo, io sono stanca e c'ho sonno, anzi, ciaH.

Speak like you eat #1

"But (the bad) dead of yours!"


domenica 14 ottobre 2012

Li presento #1

Mi sono resa conto che spesso parlo (o mi viene da parlare) di individui di cui non descrivo caratteristiche salienti né parentele, e che quindi rimangono avvolti nelle tenebre (infatti parlo solo di Nels, quanto sono scontata), perciò è infine giunto il momento di presentare ufficialmente i principali protagonisti di questa storia in più puntate che è la mia vita (meno retorica clo, meno retorica). Ordunque, siccome non credo che farò tutto in una volta sola perché se no affittiamo casa io e voi che leggete, andiamo a incominciare con la famiglia:
    • Madre: il nostro è da sempre un rapporto controverso e conflittuale, anche se ultimamente si registrano miglioramenti e schiarite. Madre è una persona concreta, pratica, pragmatica, (il mio opposto), testarda, timida, apparentemente fredda e a-emotiva. Il contrario di Lorelai di Una mamma per amica, insomma, che invece era la madre che da ragazzina sognavo di avere. Io e lei comunichiamo con difficoltà, soprattutto di argomenti personali. Spesso ci risparmiamo le difficoltà evitando proprio di comunicare. Gli argomenti permessi sono: università, casa, tempo atmosferico. E' molto discreta e mai invasiva, non fa mai domande e non si impiccia delle mie cose, se voglio farle sapere qualcosa devo essere io ad andare a dirgliela di petto. Spesso evita anche di dispensarmi consigli, lasciando tutto nelle mie mani. Pare che io sia cresciuta così. Non mostra affetto quasi mai, ho passato anni della mia preadolescenza a desiderare un suo abbraccio, una sua carezza, invano. Mia nonna (sua madre) la chiamava il sergente, per il suo carattere con noi figli. E' come se vivesse dentro un guscio, da cui sbuca solo ogni tanto. Però è una persona molto intelligente, talvolta anche simpatica e cordiale. Di certo non mi ha mai fatto mancare nulla.... che fosse tangibile.
    • Padre: lui è per molti versi più simile a me, più sognatore, più incantato. Come me a volte si perde nelle nuvole della sua testa, gli piace scrivere, leggere, gli piacciono le poesie. Gli piace pensare sulle cose che gli accadono. E' di indole piuttosto remissiva, detto in senso buono, impacciato quando si parla di venire al sodo. Io e lui siamo sempre andati d'accordo, anche se dall'adolescenza in avanti per forza di cose un po' del nostro rapporto si è perso. Sapete, assorbenti, ragazzi, tette.... non sono il genere di cose di cui parlare con un padre. Ma musica, libri, siti internet, fotografia... questo sì, tanto e volentieri. Padre tende a scordarsi le cose, quindi se le scrive. E' spesso svagato, un po' perso nelle sue metafisiche. E' come me. O forse è più corretto dire che io sono come lui. Padre ha ritrovato la fede, io l'ho persa strada facendo. E va bene così.
    • Fratello1: lui è poco più "piccolo" (meno grande?) di me, è un perso dei giochi online e dei giochi di ruolo, mi ha insegnato a giocare a D&D all'età di dieci anni e siccome io ero fissata con la magia questo cornutazzo mi faceva sempre fare lo stregone che non serviva a niente se non a curare lui che era il mezzelfo figo della situazione. C'ha pure i modellini montati e dipinti da lui de Il signore degli anelli. E' un nerd senza speranze, di quelli che se passa una donna si chiedono non chi sia, ma cosa sia. Di quelli che il computer è il miglior amico, insieme a quel paio di altri esseri umani che condividono le sue stesse insane passioni. Però non porta gli occhiali, non è brufoloso, e non è ciccione. Anzi, questo maledetto è secco e coi muscoli e con un abbozzo di tartaruga, perché fino all'anno scorso faceva basket agonistico e lo facevano sfondare in palestra. Ma tenete a bada gli ormoni, o voi donzelle che lo incontrate: è fatica sprecata.
    • Fratello2: lui è il disgraziato di casa, il pazzo, l'attore, il comico e il tragediografo della nostra famiglia. A 4 anni quando piangeva si guardava allo specchio per imparare a fingere meglio, e non ha più smesso di simulare palinsesti e teatrini. Ora di anni ne ha 13 ed è entrato nella triste fase dell'adolescenza, in cui cerca l'accettazione del mondo facendosi il fighetto e il bullo con gli amici e intessendo rapporti sociali che io manco al ginnasio. Non gli piace studiare (beh, a chi piace... oddio no, a dir la verità a me è sempre piaciuto, sono una secchia lo ammetto) e si è fatto bocciare l'anno scorso facendo disperare i miei per tutto l'anno. E' biondo con gli occhi azzurri e secco arrancato, roba che mi viene vicino sparandosi panini di nutella e mi fa pure rosicare: "Sono troppo sottopeso, il dottore mi ha detto che posso mangiare pane e nutella tutti i giorni, questo è il mio secondo panino!"...... decedi. Io per restare magra mangio un terzo di lui e di Fratello1. Maledetto metabolismo maschile.
    • Sorella: lei è la piccola di casa, la più viziata e la più coccolata, anche se adesso dall'alto (dal basso?) dei suoi dieci anni (io e lei ce ne passiamo dieci tondi) si sta rendendo più indipendente. Come prevede la classica prassi, mi ha sempre amata e odiata in quanto figura di sorella maggiore, e mi imita in tutto. Il che, voi lo sapete, non è sempre una cosa positiva. Però io sono cresciuta insieme con Fratello1, lei sta crescendo ora che noi altri siam già tutti grandi, e questo si nota. E' un po' una figlia unica a se stante, anche per il livello di attenzioni domandate e ricevute. E' brava a scuola, puntigliosa a casa (io non ero così!), perfettina (io non ero così), già con uno sviluppato lato femminile (io non ero decisamente così). Mi piace pensare però che da me abbia preso il sarcasmo e l'intelligenza. Eh beh.
    • Plumca: non potevo non includere questa palla di pelo nel nucleo familiare. Ma di lei già ne ho parlato spesso. E' la mia porcella d'india dal folto pelo e dallo stomaco insaziabile, la mangia-fieno squittitrice folle della nostra dimora. Il nome intero sarebbe Plumcake, lo scelsi perché ha il pelo metà bianco e metà color plumcake intinto nel caffellatte. Si crede un gatto, perché fa le fusa. Ma in questa casa, chi è che non ha le sue stranezze?
    • Dadi/Lattuga: una tartaruga marina che la ex-migliore amica di Sorella le appioppò prima di tornare in Cina (sì, è cinese) perché ovviamente in aereo non la poteva scarrozzare. In realtà non si chiama Lattuga ma Dadi, solo che: ma che razza di nome è Dadi? Io in segreto la chiamo Lattuga, tanto è una stupida tartaruga, che vuoi che capisca. Staziona nell'acquario del bagno e ha ormai la nomea di guardona maniaca perché ogni volta che qualcuno si spoglia per fare la doccia, lei si sporge sui sassi della vaschetta e allunga il collo. Vecchia depravata, che facevi con quella ragazzina?
E niente, questi siamo noi. Prossimamente l'edizione speciale sulla gentaglia a cui voglio bene (vale a dire, gli amici).

venerdì 12 ottobre 2012

Voglio rinascere uomo, e pisciare in piedi.


Come è possibile che due giorni dopo che metto a posto tutta la camera, quest'ultima è nuovamente sommersa in balia di vestiti? Che stregoneria è mai questa?

Comunque ricominciare a svegliarsi alle 6 e farsi tutta la metro mattina e sera è un trauma psicofisico non indifferente, i primi giorni ero uno zombie deambulante che rispondeva a malapena al suo nome se interpellata. (Infatti quella di francese mi ha chiamata Clodià e i miei riflessi non hanno captato che si stava riferendo alla sottoscritta, me ne sono resa conto solo poi quando ha iniziato a scusarsi temendo di avermi offesa francesizzandomi l'appellativo. Che poi per me può chiamarmi pure Girolama o Adelaide se l'aggrada, basta che non disturba i miei attacchi di narcolessia).

Anyway, la verità è che già ieri avevo scritto un post ma era diventato lungo e lamentoso e mi faceva schifo pure a me, madonna che piattola che sono. Che poi lo sono più per me stessa che per gli altri. Un'autopiattola. Il peggio del peggio, proprio.

PS: se vi chiedete il perché del titolo, eccovi un entusiasmante quiz. La risposta é:
a) ciclo che non viene e premestruo perenne
b) candida per colpa dei due cicli di antibiotici
c) entrambe le sopracitate

Quanti di voi hanno pensato c?
Siete delle brutte persone. E io odio l'universo.

(E' gradito un minuto di silenzio nei commenti per lasciare spazio alla commiserazione, prego.)

giovedì 4 ottobre 2012

Cose che ho fatto in tempo a fare mentre aspetto di sapere gli orari accademici


  • domandarmi se considerarmi maggiormente privilegiata o calamitata in quanto biologicamente sorella di un tredicenne che a cena allieta i commensali lanciandosi in virtuosi remix de Il Barbiere di Siviglia in versione beat vox e si cimenta in fallimentari esperimenti scientifici sulla forza centrifuga roteando il cestello delle mollette e lanciandole fin sul lampadario
  • avvertire un lieve straniamento nell'essere sorpassata a Via del Corso da un signore che, nella più totale nonchalance, se ne andava in bicicletta con un gatto in testa.
  • andare allo zoo e provare ilarità immotivata a palate alla vista di codesto e codesto essere
  • innamorarmi follemente del cibo dell'ikea, dalle polpettine in salsa di mirtillo ai biscotti allo zenzero
  • mettere benzina da sola per la prima volta dopo "appena" un anno e mezzo che guido
  • sentirmi dire dal dottore che il respiro mi sembra innaturale perché probabilmente da quando ho avuto il primo attacco di bronchite sono rimasta in uno stato d'ansia e di paura che mi porta ad autoindurmi la dispnea, e ricevere dal suddetto un'occhiata colma della pena che si proverebbe per una inferma mentale mista alla tenerezza che scatenerebbe la vista di un cucciolo abbandonato in strada sotto la bufera di neve il giorno di natale
  • progettare di andare qui sabato (e forse anche andarci, di questo passo)
  • fare tante foto stupide su instagram come una vera hipster (yo)
  • vedere le prime puntate uscite delle nuove stagioni di Glee, How I met your mother, New Girl
  • spararmi svariati volumi online del manga Le situazioni di lui & lei 
  • riscoprire l'uso di pantaloncini a vita alta, calze e anfibi total black per un revival del punk very 80's
  • dimagrire per poi sfondarmi come se non ci fosse un domani alle feste parentali (il problema è quando di parenti ne hai millemila, e peraltro continuano tutti a figliare come conigli senza dar cenno di voler smettere)

A seguire: la scalata dell'Himalaya e la circumnavigazione del globo terrestre.






(Dlin dlon! Si  ricorda alla gentile clientela che le lezioni inizieranno tra quattro giorni.)

lunedì 1 ottobre 2012

Good old Sigmund strikes again

Crollare addormentati alle 22.30 e svegliarsi come se niente fosse all'1.30 di notte, del tutto attivi. Le vie del sonno sono infinite, okay, e a noi mortali non è dato sapere. Epperò che qua mi sento lievemente presa per il culo.


Il Romics è andato, anyway. E, udite udite, quest'anno mi faccio per la prima volta anche Lucca. Con gli amici ovvio. Per non spendere cifre esorbitanti abbiamo trovato un posto per dormire a Pisa così confido che ci scapperà anche una breve gita alla rinomata Torre Penzolante di Piazza de' Miracoli. Che ho già visto in una gita scolastica alle elementari e di cui ricordo meno che niente. Ah no, ricordo il praticello verde ben tagliato dove ci sbracammo dopo la visita e le bancarelle per strada che vendevano la riproduzione in miniatura della succitata torre; di quelle scrausissime brillantinate che a seconda del tempo cambiavano colore. Io l'avevo comprata per la boccia dei pesci rossi ora defunti di cui parlai qualche post fa. E confermo, cambiava colore. Ma sto divagando in maniera del tutto nonsense.

Però, quanto sarebbe bello se si chiamasse davvero Torre Penzolante? Anche se così mi darebbe più l'idea di movimento oscillatorio... oh dio, perché mi sto immaginando la torre come un enorme pene che oscilla di qua e di là puntando verso il cielo toscano?

Credo che tornerò a tentare di dormire. Sì.. direi che è il caso.

giovedì 27 settembre 2012

Nihil difficile volenti.

clic. clic.

Signore e signori, animali e barboni, ricchi e poveri, cugini di campagna, cugini di città, nuntio vobis gaudium magnum: triginta cum laude. Ebbene sì, l'ho odiata, l'ho insultata, evitata, somatizzata, rimandata, ma alla fine ce l'ho fatta. Ho passato storia contemporanea. E con un voto che - a voi lo confesso papale papale - me lo aspettavo come sono solita aspettare l'arrivo delle mestruazioni sempre al 28°giorno: col cazzo.

Addirittura i complimenti del professore e della sua assistente (conosciuta in ambiente universitario con l'affettuoso soprannome di "mangiamorte"). "Sono colpito signorina, sono davvero rari i casi di suoi coetanei che parlino in modo così consapevole e dettagliato della politica italiana degli anni sessanta e settanta....che dice, la mettiamo questa lode?" E mentre il corpo sfiorava l'infarto carpiato dentro la mia testa c'era qualcosa del tipo "eh? come cosa dove - ma io chi sono?"
E niente, boh, sono felice. Molto più leggera. E ora lo so che chi si loda s'imbroda ma diamine concedetemelo per stavolta, mi sono messa alla prova nonostante la repulsione più totale per l'impresa e ho spaccato culi, FUCK YEAH.

Ora mi restano una dozzina di giorni di sacrosanta e meritata vacanza (in cui dovrò rimetter mano su francese perché temo di aver dimenticato tutto) e settembre non mi è mai piaciuto così tanto. E' un mese così tranquillo da quando non c'è più l'inizio della scuola di mezzo. Beh in realtà lo era anche quando ero una liceale spensierata e cerebrolesa. Poi si cresce e si diventa un po' meno spensierati; cerebrolesi si resta per sempre.

giovedì 20 settembre 2012

Hoppípolla (hello, september.)


Cambiamenti (miei e del blog). Hoppípolla perché è arrivato settembre e anche la pioggia, e si salta nelle pozzanghere con le calosce e gli impermeabili. No, lo so che non ho più l'età per questo - almeno non anagraficamente - però vorrei. Inizio ad apprezzare il brutto tempo; che razza di persona sono diventata? Diciamo che mi trovo bene a sorseggiare quantità moderatamente preoccupanti di thé e caffè tra una lettura di piacere e un capitolo (forzato) e l'altro del maledetto Sabbatucci-Vidotto.

Ahimè, la quantità di nozioni che fuggono via dalla mia testa è direttamente proporzionale a quella delle nozioni che ci faccio entrare a suon di spintoni. Sono giunta alla triste e inevitabile conclusione che devo avere il cervello bucato. Vorrei almeno che tutto questo nozionismo inutile servisse a qualcosa non fosse astratto ma concreto come, chessò, la farina, così potrei raccoglierne i granelli via via che cadono giù dalla testa e metterli tutti in un sacco da trascinare comodamente con me all'esame e da vuotare con pacata nonchalance sulla cattedra del professore alla prima domanda sgradita. Seppellondolo, possibilmente.

"everything is going wrong, but we're SO HAPPY!"

C: basta, ora mi faccio un bel caffè e inizio a ripetere al muro
A: prova con l'alcol invece, poi vedi come ripeti anche alla lavatrice

martedì 4 settembre 2012

Di piogge di fine estate, bronchiti e rigurgiti emotivi.

Buondì. Scrivo da casa di Uomo mentre lui dorme (e c'ha pure ragione, siccome non sono neanche le 8...); io invece mi sono svegliata e non riuscendo ad addormentarmi me ne sono andata in salone a guardare i cartoni animati sul divano mentre faccio colazione con un cornetto Algida al cioccolato. Età cerebrale: 5 e mezzo. Zara sta acciambellata qui e mi fa compagnia. Fuori è grigio, freddino, e piove. Mi piace. Mi sono svegliata con la pioggia che batteva piano sui vetri, e anche questo mi piace. Se devo dire la verità, mi ero già stufata dell'estate. E' stata troppo... troppo. Non mi piacciono le esagerazioni.

Da qualche settimana respiro male, come se mi mancasse l'aria. Il dottore ha detto che sono gli strascichi della bronchite (sì, non ne ho parlato ma ho avuto la bronchite a Ferragosto, appena tornata da Dublino. che culo, eh?) e mi ha rimessa sotto antibiotici. Io spero che stavolta passi sul serio perché questo fatto del respiro mi sta facendo impanicare a dir la verità, e io non son tipo che si impanica a caso per malattie e co. né che si imbottisce di medicine a ogni pie' sospinto, anzi son sempre stata molto spartana al riguardo, quindi stare male sul serio non mi piace e avere paranoie sulla salute mi piace ancora meno. Che palle.

Per il resto buoh, esistenza tranquilla e violenza psicologica della mia persona sulla sempre mia persona per costringermi a studiare storia. Qualcosa mi dice che non importa quanto io studi, mi sentirò sempre e comunque impreparata per questo maledetto esame. Non ho mai avuto un rifiuto psicologico come quello che ho per storia, ricordo la fatidica notte prima degli orali: erano le 2 passate e io mi ero fatta prendere da una crisi isterica mentre la ripetevo in maniera sconclusionata. Belle cose insomma. Vabè basta, dato questo esame potrò ricominciare a vivere serenamente. se mai l'ho fatto (ridere prego).


Ho voglia di partire, anche solo per qualche giorno, verso una qualche città d'arte.
Vorrei tornare a Firenze, vorrei visitare Venezia, vedere Verona.
Vorrei di nuovo i capelli lunghi, e rossi. Ma prima che ricrescano ci vorranno secoli dei secoli amen.
Vorrei essere ancora più magra, come due anni fa, perché mi piacevo di più. (Peccato che due anni fa mangiassi meno dei miei pesci rossi. Che ora son morti stecchiti da un pezzo, perché li abbandonammo a loro stessi per una settimana in estate e li ritrovammo lessi. Povere bestie. Ma sto divagando.)
Vorrei che quella che era la mia migliore amica la smettesse di comportarsi da fredda e asettica egoista con il mondo e che mi dimostrasse affetto facilmente come un tempo, vorrei che la malattia non l'avesse cambiata e disillusa.
Vorrei che alcune amicizie non fossero finite male, perché prima era tutto più bello. Prima, quando tutti ci si voleva bene.


Sì insomma, io vorrei non vorrei ma se vuoi... Pensieri inutili e tristognoli che lasciano il tempo che trovano. Portate pazienza, evidentemente gli antibiotici mi hanno inibito le dosi naturali di sarcasmo e ironia in circolo nel sangue. Meglio che sparisco per 'sti sette giorni va!

Blblblblblblblblbl. *PUFF*

n.b. ho messo qualche foto stupida (con me le foto stupide non mancano mai) per stemperare il clima deprimente del post, spero apprezziate. <3
p.s. QUESTA canzone, porca miseria.

domenica 19 agosto 2012

Adolf, dittatore rosa shocking

Ho capito che è agosto, ho capito che Roma è evidentemente diventata una provincia dell'impero etiope (e non viceversa, sorry Benito), ho capito che ultimamente per malesseri fisici mi sono imparanoiata e ogni tre per due credo di morire (Google mi mente), insomma ho capito tutto ma, che alle due di notte ieri facessero trentadue gradi, ecco, questo proprio non lo concepisco.

E adesso arriva "Lucifero", l'ultimo anticiclone subtropicale. A parte che dare nomi a condizioni climatiche fa capire che il caldo ha dato alla testa pure ai metereologi, ma poi a me, sto fatto qua, questa cosa che è l'ultimo, mica mi rassicura tanto... i 38°C sono il punto di inizio della fase di liquefazione del mio cervello oltre il quale iniziano danni più che mai irreversibili. E in ogni caso tra Caronti, Luciferi, Cornuti e Satanassi, vorrei ribadire che io c'ho un esame da preparare, e non uno a caso, quello maledettissimo di storia contemporanea che a febbraio mi sono (francesismo) cagata sotto e ho lasciato molto intelligentemente per ultimo, adesso, col caldo di agosto, quello che proprio non ce la posso fa', quello che fatemi tutto legatemi imbavagliatemi  ma non parlatemi di storia, insomma, ecco, quello. E il simpatico professore in sede d'esame, quando gli improvviserò un balletto dopo aver già usato il 50 e 50 e l'aiuto del pubblico, presumibilmente se ne strafregherà che io abbia grondato sudore anche dalle pupille sui suoi maledetti libri, a malapena tenuta in vita in questo clima tropicale dalla respirazione bocca a bocca col ventilatore.

La mia unica soddisfazione (okay non è l'unica, ma l'altra la conoscete già tutti suvvia - l'Uomo, in questo periodo più che mai amato Uomo) è poter dare sfogo alla mia vena artistica colorando i titoli degli schemi sul quadernone con un'esaltazione pari solo a quella degli infanti dell'asilo nido che mostrano impettiti i loro sgorbi informi ai poco convinti sorrisi dei procreatori. Temo sia in atto dentro di me una qualche regressione psicologica.

Ah, ovviamente Hitler lo coloro sempre rosa shocking.


lunedì 6 agosto 2012

In Dublin's fair city.. resoconti di viaggio.


Back from Ireland! Tornata, già... e non ho fatto in tempo a metter piede giù dall'aereo che sono stata letteralmente fagocitata dal caldo afoso di Roma e ho sentito la pelle che si imbeveva di umidità appiccicosiccia come una spugna nella vasca da bagno. Bleah. In compenso l'aria patria mi ha subito stimolato un qual certo bisogno fisiologico che era rimasto lungi latente in quel di Dublino (sì insomma, la cacca).


lunedì 30 luglio 2012

Writing from Dublin

Hi everyone! I didn't plan to write on the blog until my return in Italy actually, but tonight I've been trying to sleep for hours without succeeding and I'm getting very bothered by my lack of sleep, so I thought I can write something about my permanence in Dublin so far. Therefore, here I am.
Two weeks have gone and the last one left is starting tomorrow... or today, as I'd better say.
Dublin is a nice city indeed, the center is full of talented street performers and artists who enjoy showing their passion and there are lots of lovely shops here and there, people are very welcoming and easygoing and nature is greener than elsewhere - but this is for a reason, of course: the rain. It's been raining almost everyday, I mean, not the whole day everyday, but... you know. Without rain it wouldn't be Ireland. Also, it's often cold and windy and the sun, in the brief moments when it decides to show up, looks like a mystical apparition. Yet the people here seem to be perfectly uncaring of it, and act like this is a true summer (and it's not, trust me) going outside during the storms lightdressed and happily wet. To me, they must have some kind of mental disease.
Anyway, I'm having a very good time here with Marvi, the trips are interesting and the nights are fun. Furthermore, our hostmum (a strange odd pacific lady in her fifties) is not giving us any problem, a part from a couple of crazy (mis)adventures I'll write about (one of them involving a tiger and another one a fire in the house -...okay perhaps I'm a bit exaggerating the facts but I'd consider it as a poetic licence. Anyway, I'll tell you everything so stop panicking). Oh by the way, I'm attending the highest classlevel in the college. Weren't you all sure? Say "yes" now...well even a nod is fine... oh, nevermind.

Your Irish limited edition favourite blogger Clo










mercoledì 11 luglio 2012

Fotocronache di un'estate caldissima.

Porto Badino, Terracina-Circeo
A casa con Zara
In centro con Nel e Marco
Morrissey live @Cavea Auditorium Parco della Musica
Nouvelle Vague live @Super Santo's San Lorenzo Estate, p.le Verano
la nostra sobrietà è un qualcosa. (ps: e sono due.)
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