giovedì 27 settembre 2012

Nihil difficile volenti.

clic. clic.

Signore e signori, animali e barboni, ricchi e poveri, cugini di campagna, cugini di città, nuntio vobis gaudium magnum: triginta cum laude. Ebbene sì, l'ho odiata, l'ho insultata, evitata, somatizzata, rimandata, ma alla fine ce l'ho fatta. Ho passato storia contemporanea. E con un voto che - a voi lo confesso papale papale - me lo aspettavo come sono solita aspettare l'arrivo delle mestruazioni sempre al 28°giorno: col cazzo.

Addirittura i complimenti del professore e della sua assistente (conosciuta in ambiente universitario con l'affettuoso soprannome di "mangiamorte"). "Sono colpito signorina, sono davvero rari i casi di suoi coetanei che parlino in modo così consapevole e dettagliato della politica italiana degli anni sessanta e settanta....che dice, la mettiamo questa lode?" E mentre il corpo sfiorava l'infarto carpiato dentro la mia testa c'era qualcosa del tipo "eh? come cosa dove - ma io chi sono?"
E niente, boh, sono felice. Molto più leggera. E ora lo so che chi si loda s'imbroda ma diamine concedetemelo per stavolta, mi sono messa alla prova nonostante la repulsione più totale per l'impresa e ho spaccato culi, FUCK YEAH.

Ora mi restano una dozzina di giorni di sacrosanta e meritata vacanza (in cui dovrò rimetter mano su francese perché temo di aver dimenticato tutto) e settembre non mi è mai piaciuto così tanto. E' un mese così tranquillo da quando non c'è più l'inizio della scuola di mezzo. Beh in realtà lo era anche quando ero una liceale spensierata e cerebrolesa. Poi si cresce e si diventa un po' meno spensierati; cerebrolesi si resta per sempre.

giovedì 20 settembre 2012

Hoppípolla (hello, september.)


Cambiamenti (miei e del blog). Hoppípolla perché è arrivato settembre e anche la pioggia, e si salta nelle pozzanghere con le calosce e gli impermeabili. No, lo so che non ho più l'età per questo - almeno non anagraficamente - però vorrei. Inizio ad apprezzare il brutto tempo; che razza di persona sono diventata? Diciamo che mi trovo bene a sorseggiare quantità moderatamente preoccupanti di thé e caffè tra una lettura di piacere e un capitolo (forzato) e l'altro del maledetto Sabbatucci-Vidotto.

Ahimè, la quantità di nozioni che fuggono via dalla mia testa è direttamente proporzionale a quella delle nozioni che ci faccio entrare a suon di spintoni. Sono giunta alla triste e inevitabile conclusione che devo avere il cervello bucato. Vorrei almeno che tutto questo nozionismo inutile servisse a qualcosa non fosse astratto ma concreto come, chessò, la farina, così potrei raccoglierne i granelli via via che cadono giù dalla testa e metterli tutti in un sacco da trascinare comodamente con me all'esame e da vuotare con pacata nonchalance sulla cattedra del professore alla prima domanda sgradita. Seppellondolo, possibilmente.

"everything is going wrong, but we're SO HAPPY!"

C: basta, ora mi faccio un bel caffè e inizio a ripetere al muro
A: prova con l'alcol invece, poi vedi come ripeti anche alla lavatrice

martedì 4 settembre 2012

Di piogge di fine estate, bronchiti e rigurgiti emotivi.

Buondì. Scrivo da casa di Uomo mentre lui dorme (e c'ha pure ragione, siccome non sono neanche le 8...); io invece mi sono svegliata e non riuscendo ad addormentarmi me ne sono andata in salone a guardare i cartoni animati sul divano mentre faccio colazione con un cornetto Algida al cioccolato. Età cerebrale: 5 e mezzo. Zara sta acciambellata qui e mi fa compagnia. Fuori è grigio, freddino, e piove. Mi piace. Mi sono svegliata con la pioggia che batteva piano sui vetri, e anche questo mi piace. Se devo dire la verità, mi ero già stufata dell'estate. E' stata troppo... troppo. Non mi piacciono le esagerazioni.

Da qualche settimana respiro male, come se mi mancasse l'aria. Il dottore ha detto che sono gli strascichi della bronchite (sì, non ne ho parlato ma ho avuto la bronchite a Ferragosto, appena tornata da Dublino. che culo, eh?) e mi ha rimessa sotto antibiotici. Io spero che stavolta passi sul serio perché questo fatto del respiro mi sta facendo impanicare a dir la verità, e io non son tipo che si impanica a caso per malattie e co. né che si imbottisce di medicine a ogni pie' sospinto, anzi son sempre stata molto spartana al riguardo, quindi stare male sul serio non mi piace e avere paranoie sulla salute mi piace ancora meno. Che palle.

Per il resto buoh, esistenza tranquilla e violenza psicologica della mia persona sulla sempre mia persona per costringermi a studiare storia. Qualcosa mi dice che non importa quanto io studi, mi sentirò sempre e comunque impreparata per questo maledetto esame. Non ho mai avuto un rifiuto psicologico come quello che ho per storia, ricordo la fatidica notte prima degli orali: erano le 2 passate e io mi ero fatta prendere da una crisi isterica mentre la ripetevo in maniera sconclusionata. Belle cose insomma. Vabè basta, dato questo esame potrò ricominciare a vivere serenamente. se mai l'ho fatto (ridere prego).


Ho voglia di partire, anche solo per qualche giorno, verso una qualche città d'arte.
Vorrei tornare a Firenze, vorrei visitare Venezia, vedere Verona.
Vorrei di nuovo i capelli lunghi, e rossi. Ma prima che ricrescano ci vorranno secoli dei secoli amen.
Vorrei essere ancora più magra, come due anni fa, perché mi piacevo di più. (Peccato che due anni fa mangiassi meno dei miei pesci rossi. Che ora son morti stecchiti da un pezzo, perché li abbandonammo a loro stessi per una settimana in estate e li ritrovammo lessi. Povere bestie. Ma sto divagando.)
Vorrei che quella che era la mia migliore amica la smettesse di comportarsi da fredda e asettica egoista con il mondo e che mi dimostrasse affetto facilmente come un tempo, vorrei che la malattia non l'avesse cambiata e disillusa.
Vorrei che alcune amicizie non fossero finite male, perché prima era tutto più bello. Prima, quando tutti ci si voleva bene.


Sì insomma, io vorrei non vorrei ma se vuoi... Pensieri inutili e tristognoli che lasciano il tempo che trovano. Portate pazienza, evidentemente gli antibiotici mi hanno inibito le dosi naturali di sarcasmo e ironia in circolo nel sangue. Meglio che sparisco per 'sti sette giorni va!

Blblblblblblblblbl. *PUFF*

n.b. ho messo qualche foto stupida (con me le foto stupide non mancano mai) per stemperare il clima deprimente del post, spero apprezziate. <3
p.s. QUESTA canzone, porca miseria.
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