Torno a casa dopo una serata/notte/mattinata magnifica a casa di Joe con lui, Andrè, Emù e Nel (stavolta ero l'unica donna, ahah). Il bagno di notte è qualcosa di meraviglioso; e poi la casa enorme, il giardino che pare un parco e la più che invitante piscina di Joe non deludono mai. Narghilè a bordo piscina, stelle, tuffi, notte tra le braccia di Nel, Gnappolo (il micione di Joe) che mi si spalma sulle gambe dopo la doccia e fa "ronf ronf", la mattina appena alzata a leggere placidamente L'Alchimista (Paulo Coelho) -trovato per caso tra i libri del soppalco- sulla sdraio al fresco sotto i fichi e con le rondini che si tuffavano in picchiata sul pelo dell'acqua della piscina, e poi i discorsi con Canguro mentre stavamo coi piedi a mollo, e la colazione tutti in soggiorno sui divani a guardare "Rocky Joe" e altri anime demenziali made in japan con davanti degli squisiti biscotti allo zenzero e una tazza di caffè, e sentire la musica e rilassarsi e ridere fino all'ora di pranzo.
E ora eccomi di nuovo a casa, aspettando i miei che andavano a mangiare da mia nonna, mentre sono qui a scrivere, di ottimo umore, e ripenso ai momenti più belli che sto collezionando in questa calda ma allegra estate.
E mi affaccio sul balcone e guardo il viale deserto e assolato, assordata dagli urli delle cicale del parco. E penso che anche Roma, se vissuta con le persone giuste, sa essere un'ottima città "estiva".
E ora eccomi di nuovo a casa, aspettando i miei che andavano a mangiare da mia nonna, mentre sono qui a scrivere, di ottimo umore, e ripenso ai momenti più belli che sto collezionando in questa calda ma allegra estate.
E mi affaccio sul balcone e guardo il viale deserto e assolato, assordata dagli urli delle cicale del parco. E penso che anche Roma, se vissuta con le persone giuste, sa essere un'ottima città "estiva".
In fondo ci vuole così poco per stare bene..
Red flowers in Joe's garden. |
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