mercoledì 28 luglio 2010

safe.


E stai seduta sul sedile posteriore in una notte d'estate, circondata da quattro ventenni grandi e grossi che cantano a squarciagola intramontabili canzoni storiche emozionandosi come bambini, mentre l'auto sfreccia tra le luci del lungotevere, di ritorno verso casa, e l'atmosfera in macchina diventa a un tratto speciale, familiare, genuina. E tu per un attimo smetti di cantare, e li guardi, uno per uno, mentre un senso di affetto e di sicurezza tutto particolare ti pervade piano, e pensi a quanto ormai ci si conosca ognuno, e che ti puoi fidare ciecamente di loro. E poi ricominci a cantare felice e commossa, unendoti a quel coro sgangherato, insieme ai fratelli maggiori che non hai mai avuto.



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