domenica 5 giugno 2011

Cinque anni di storia (la mia)

Ho preso la patente; domani ultima interrogazione dell'anno (ovviamente la peggiore).
Me la prendo con calma.

E' buffo se ci penso, la mia ultima interrogazione è proprio sulla materia che ho odiato di più per cinque anni, ed ora che è l'ultima quasi riesco a perdonarla di tutto questo tempo di ansie e tormenti. Proprio perché è l'ultima è come se mi volessero dire ecco, ora che sei giunta al traguardo, fate pace. E' buffo, cinque anni e puff. Hai diciannove anni e l'altroieri ne avevi quattordici portavi un apparecchio per i denti e pregavi che ti crescessero le tette. Bè dai, un po' ti son poi anche cresciute.

E' strano come cinque anni siano volati, mi chiedo come posso essermeli lasciati scorrere tra le dita così in fretta, eppure ogni ricordo è lì al suo posto e sono tantissimi. Davvero non esiste il tempo, è la tesina giusta.

Cinque anni fa avevo i capelli stretti nella coda di cavallo e l'Eastpak bordeaux sulle spalle, gli occhi spaesati per i corridoi, imparavo le declinazioni in greco e pensavo che il mondo è grande e fa paura.

Oggi quella me mi fa tanta tenerezza..

Bè, vado a fare pace con storia, è giunto il nostro momento, infine.

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