domenica 22 aprile 2012

Clo sperduta nel meraviglioso mondo degli incisi e dei possessivi

Partiamo dal presupposto che sono fatta male.

(Ecco, lo so che già a questo punto i miei pochi e disgraziati lettori iniziano a sospirare e mettersi le mani sulla fronte o nei capelli [o nel naso: sì ti ho visto Fannes]  rassegnandosi a quello che si preannuncia - e ve lo confermo subito fugando ogni dubbio: è - un altro pippotto barra sproloquio senza senso della di me persona).

Dicevo: partiamo dal presupposto che sono fatta male.

Sono fatta male perché quando mi appassiono a una cosa (di qualunque natura essa sia: vivente, inanimata, astratta, metaforica, fisiologica -no scherzo, fisiologica no) poi ho quel brutto viziaccio di iniziare a considerarla come mia, cioè come qualcosa che mi appartiene, e che quindi ho tutto il diritto se non quasi il dovere di difendere dalle grinfie sporche e infestanti delle altre persone. Ora con "altre persone" non intendo l'umanità intera ovviamente (suvvia capitemi), ma quella piccola (sul piccola avrei però dei dubbi) fetta di umanità (sì: io l'umanità la farei a fette) che proprio non sopporto, che qualunque cosa faccia mi sta qua. E quindi il campo si riduce notevolmente, escludendo tutti quei poveracci innocenti e ignari che svolgono tali pericolose attività lungi da me e che quindi non posso deplorare nè insultare nè picchiare finché non decideranno (miseri tapini e stolti se lo fate) di entrare in collisione con la mia in fondo del tutto insignificante esistenza (ci sta sempre bene un po' di falsa modestia e di mea culpa mea culpa). Clo, cazzo hai detto? Bene, per chi di voi adesso abbia pensato di pormi metaforicamente o anche letteralmente appena mi incontra per strada una domanda del genere, farò un breve sunto semplificato: se qualcosa mi piace, è mio, e giù le mani. Ora capirete anche voi che questa identità logica

piacere = possedere

è profondamente, demoniacalmente perversa e sbagliata. E certo, lo capisco pure io, fin qua son buoni tutti. E' quando poi si va sul concreto che è tutto un altro paio di maniche..


Se mi appassiono a un film, regista, libro, scrittore, foto, fotografo e chi più ne ha più ne metta, ecco che scatta dentro di me la molla malefica: è mio. E lì partono i problemi, perché siccome non vivo sul cucuzzolo della montagna (con la neve alta così..) e quindi grazie al cielo ho un gruppo di persone che mi sopportano (e che sopporto, se vogliamo per una volta essere imparziali, perché non sono solo io la psicotica a questo mondo), che faccio? tendo a esternare tale mia scoperta/passione/nuovo colpo di fulmine anche a chi mi sta intorno - credo sia un bisogno intrinseco alla natura umana, di non tenersi niente dentro per se stessi, maledizione - e così poi quando quel qualcuno generico (ma anche non tanto generico, spesso e volentieri, però la maggior parte di voi non conosce per sua fortuna tale insulsa persona/gruppetto di persone in cui io ho avuto l'immenso piacere di imbattermi accidentalmente in un piccolo periodo della mia vita - e da cui poi sono fuggita a gambe levate) si inizia ad appassionare alle MIE stesse cose, io mi incazzo. E' più forte di me, mi da fastidio, ma non poco eh, proprio un fastidio che mi rode il fegato! Perché poi la gente non so con che criterio inizia a vantarsene, "eh io conosco questo io conosco quello", fanno tutti gli intellettuali alternativi di faccialibro o di quello che volete quando hanno un contenuto mentale che potrebbe essere fotografato e messo a paragone dei cessi dei bagni dei truzzi su netlog. Insomma, inizio a odiare queste persone perché costituiscono una minaccia alla mia individualità, alla mia personalità, ai miei gusti, e la cosa peggiore è che non ho alcun diritto di odiarli per simili sciocchezze, me ne rendo conto, e quindi non posso neanche odiarli apertamente, alla luce del sole, come fanno i bambini della materna: sei un copione sei un copione! CO-PIO-NE! No. Perché io di anni ce ne ho venti e non sei. E allora che faccio? Sono costretta a un odio sotterraneo e segreto, di contrabbando (e destinato con buone probabilità a farmi venire l'ulcera), mentre fuori devo essere tutta sorrisini e accondiscendenza. E questo mi dà ancor più ai nervi, perché così mi tocca far l'ipocrita pure a me, abbassandomi al pari di tutta questa bella gente solo superficie e zero personalità.

Avrei tanti esempi concreti e puntuali che però mi devono morire in bocca, perché non si sa mai che questi qualcuno riescano a giungere pure qui per spiare un altro po' di me (ancora non ne avete abbastanza? eccheddiavolo!), quindi sono costretta a tacere.

In ogni caso il problema è mio perché se puta caso mi innamoro di uno scrittore e leggo tutti i suoi libri o amo un regista e ho visto tutti i suoi film, questo non mi autorizza comunque a comportarmi come mi comporto perché chi sono io se non uno dei tanti compratori di tale libro/dvd? uno dei tanti "estimatori"? embè? ne è pieno il mondo mica sono l'unica, non ho nessun tipo di esclusiva e quindi mi devo stare calmina. Epperò davvero, mi dà al cazzo.

PS: venerdì sono andata a vedere l'ultimo di Woody Allen al cinema ("To Rome with love") e ieri la mostra di Dalì al Vittoriano, se qualcuno avesse bisogno di idee, consiglio entrambe le cose caldamente!

4 commenti:

  1. Io mi appassiono alle caccole, ma non ho trovato nessuno con la stessa passione XD

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    1. che peccato.... ma sono sicura che la tua anima gemella (che ama le caccole) è là fuori da qualche parte che si scaccola tutta sola in attesa del giorno in cui vi incontrerete! *-*

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  2. i miei commenti stanno diventando stupidi ma non ti leggevo da secoli e mi dovevo aggiornare ma dovrei studiare, ora vado giuro ciauuu

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