giovedì 10 febbraio 2011

Emozioni

nel: sei tu che mi devi catturare 
clo: ah. capisco. scusa, e se non mi andasse?
nel: sarei triste...
clo: e se non mi importasse?
nel: sarei triste e ti manderei a quel paese
clo: e se mi arrabbiassi e non ti parlassi più?
nel: e se la finisci? in quel caso sarebbe bellissimo
clo: e se non la finissi? e se ti odiassi? se ti lasciassi? e se ti amassi? e se scappassi? ci devi pensare a queste cose... e se scomparissi? e se morissi? partissi? 
nel: ci devo pensare, è vero, ma essendo un'eventualità poco "futuribile", non me l'aspetto e vivo il presente, il reale. e se ti dicessi che sono innamorato di te, partiresti lo stesso?
clo: e se tremassi? se sussultassi? sussurrassi? se mi emozionassi? se piangessi? urlassi? ti scuotessi? 
se ti volessi..... ormai persino i congiuntivi hanno perso significato, mi sembrano parole inventate. se tu mi dicessi che sei innamorato di me... non lo so. di certo starei male se dovessi partire
nel: e se ti baciassi, ti coccolassi, ti piangessi vicino, mentre ti abbraccio, e ti scuotessi e ti dicessi che non potrei vivere senza di te, che non pottrei affrontare uno shock, un cambiamento così drastico e un'eliminazione fisica e mentale della tua persona?
clo: ...credo che ti amerei. e piangerei anche un po'
nel: la prima. e il pianto sì, ma di gioia :)
clo: ......amore mio
nel: Amore

Poi parlando è uscita fuori la canzone di Venditti, la ultra-citata e sentita Notte prima degli esami, in cui penso che ogni ragazza si rispecchi almeno un po', ma che io personalmente sento un po' più mia di diritto, essendo seppure indirettamente la citata protagonista che "non deve tremare, se l'amore è amore".. ed è buffo che non abbia mai fatto prima il collegamento che invece ha esplicitato lui: "e chi la canta, non a caso? ...un Antonello" Già. E' vero. E' buffo...... è bello, non so.
E da qui ho pensato una cosa, che mi ha fatto venire la pelle d'oca per quanto l'emozione sembrava vera e vivida, forte:

clo: sai, non ti ci avevo mai associato, ma prevedendo che quando da qui a 3-4 anni o chissà quanti io la risenta, considerando il periodo di liceo, esami, e le parole... secondo me penserò a te
nel: oddio, è un po' tutto strano detto così... mi piace per carità, ma mi sembra strano..
clo: anche a me fa un po' strano: mi fa strano pensare a un futuro imprecisato in cui io ti possa ricordare come qualcosa di lontano
nel: eh... proprio quello intendevo.. chissà come sarà...spero sarà il più lontano possibile comunque

Già, chissà come sarà... come mi ricorderò di lui e di noi? Cosa proverò? Già ora sento una sorta di nostalgia malinconica di cui lui occuperebbe solo uno dei fuochi.. la maturità, gli anni in cui ti senti giovane per sempre, in cui hai ancora il mondo ai tuoi piedi, in cui ci credi davvero, in cui pensi di essere invincibile e che con gli ideali che ti porti dentro cambierai davvero il mondo... ho sentito come affacciarsi la me del futuro su questo "presente remoto", ed è stato.... strano. emozionante, e strano. Spero solo che -crescendo e andando avanti con gli anni- il mondo non riesca mai a cambiare me.


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