sabato 14 gennaio 2012

Mario, il postino di un poeta

Mi sono letteralmente innamorata de Il postino, con Massimo Troisi, Philippe Noiret e la Cucinotta.


E' assurdo e paradossale che Troisi sia morto di attacco cardiaco (doveva fare l'intervento per un trapianto, che aveva rimandato di sua volontà per girare il film "con il suo cuore") appena 12 ore dopo la fine delle riprese.... e la cosa più paradossale è che anche nel film, il personaggio da lui interpretato - Mario, disoccupato figlio di pescatori, postino di Pablo Neruda che è stato temporaneamente esiliato in un'isola italiana dal Cile - muore.

In ogni caso, non poteva andarsene con un'interpretazione meno bella di quella che ci ha lasciato.

Ho amato il modo in cui la goffaggine e la timida spontaneità di un uomo umile sia nel profondo legata alla sua purezza di cuore e genuinità di spirito, qualità che saldano in maniera indissolubile un'amicizia sincera. Non poteva esserci attore più appropriato di lui per questo ruolo.

Stupende anche le musiche e le ambientazioni.

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