domenica 5 dicembre 2010

Vivere un rapporto di coppia

E' più difficile di quanto pensassi.

Ho sempre trovato terribilmente irritante la gente che magari dopo mesi o anni di ciccipuccipù e cazzate varie e romanticherie simili se ne esce improvvisamente con frasi come "non ti amo più" o "mi sono stufato": è surreale. Questo pensavo. Ora però sto sinceramente rivalutando il fattore "stufarsi", che non è necessariamente essere stanchi dell'altro, magari è essere stanchi del rapporto di coppia e della sua routine, che alla lunga se non gestita come dovrebbe (che poi anche questo è molto relativo) sfocia irrimediabilmente nella monotonia. Magari si ha solo bisogno di una ventata di novità, di una boccata d'aria, di un diversivo.. Nulla togliendo all'amore o al sentimento presunto tale verso la determinata persona. Cioè per capirci posso amare il tizio X ma essere annoiata della relazione con lui. O essere stanca di una relazione in generale. E alla luce di questo già mi spiego meglio gli infiniti tira e molla della gente... non dico che me li spiego del tutto, ma magari un po' di più. Per non toccare comunque il delicatissimo concetto del "ma l'amore, quando è Puro e Vero, dura per sempre?", che ognuno a proposito ha una teoria personalissima, come forse è giusto che sia. Io sto sinceramente rivalutando la tesi illuminista e razionale e freudiana dei meri impulsi sessuali, certo, magari riconoscendo alla sfera sentimentale in ogni caso un ruolo non marginale, però quello può essere identificato come "affetto".. cioè un sentimento che in ultima analisi nemmeno è troppo distante dall'amicizia. Tutte le altre implicazioni (gelosia, possessività, attaccamento..) sarebbero derivazioni più o meno dirette dell'attrazione sessuale e del naturale e istintuale ragionamento "cosa mia --> non si tocca". Cioè non dico "marcare il proprio territorio" perché sarebbe veramente un discorso meschino, oltre che cinico, però...

Ma davvero alla fine può essere che sia valida la formula:

affetto
+
attrazione sessuale
=
amore

?

Se sì questo comporta necessariamente l'abolizione dell'Amore (quello con la A maiuscola), in quanto è indubbio che entrambi gli elementi della suddetta addizione siano riscontrabili più volte nella nostra esistenza e sperimentati e sperimentabili verso più individui. Quindi: niente unicità. Quindi: matrimonio semplice contratto sociale con cui ti impegni a non assecondare i tuoi impulsi probabili futuri e a tenere fede al patto stretto con uno dei vari individui. Non è anche questa routine? Monotonia? Ciclo della vita inesorabile, come quello degli animali ma -a differenza di questo- regolato da leggi? Ebbene sì, sono in una fase esistenziale piuttosto cinica come si può notare, ma priva di pessimismo o amarezza, non iniziate a figurarvi crisi leopardesche o foscoliane. Oggettiva, reale, concreta, quello sì. Ecco machiavellica, forse.

Vabbè, in breve: tutto questo blateramento per dire che io mi sono (MOMENTANEAMENTE) stufata.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...